FORMULA E

Formula E, gara-1 a Roma: vince Vergne davanti alle Jaguar

Il francese del team DS Techeetah approfitta di incidenti e problemi  tecnici gli avversari per aggiudicarsi il successo

di

Vergne si prende Roma

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Succede di tutto nella prima delle due gare dell'E-Prix di Roma: ad inizio gara Lotterer e Vandoorne si autoeliminano dalla corsa alle posizioni che contano e nel finale un problema costringe Lucas Di Grassi a rallentare in mezzo al tracciato, innescando un contatto tra le Mercedes che mette definitivamente ko Vandoorne. Ne approfitta con una gara di testa ma al tempo stesso molto accorta Jean-Eric Vergne che torna sul gradino più alto del podio davanti alle due Jaguar di Sam Bird e Mitch Evans.

Un podio extralusso inaugura il weekend dell'E-Prix di Roma nella "bolla" dell'Eur:  a chiudere in scia al vincitore di gara-uno Vergne sono stati infatti i piloti vincitori della gara nel 2018 (Bird, che all'epoca correva per Virgin) e l'anno scorso (Evans, già allora con la Jaguar).  Il tutto al termine di una gara dallo svolgimento nel complesso piuttosto lineare ma al tempo stesso segnata da una fase iniziale convulsa e da un finale... altrettanto!

Dopo il via nella scia della Safety Car con condizioni dell'asfalto parecchio insidiose a causa della pioggia ad intermittenza, alla prima staccata "vera" André Lotterer lancia la sfida a Stoffel Vandoorne: Porsche contro Mercedes! Unico pilota sul podio a Roma sia nel 2018 che nel 2019 (rispettivamente terzo e secondo), Lotterer non riesce a fare... l'upgrade e ad aggiungere il gradino più alto alla sua collezione, rovinando anche le chances del rivale. Entrambi riprendono la pista ma, mentre André riesce a chiudere la gara in sedicesima posizione (ultimo dei piloti classificati), Vandoorne è protagonista di una rimonta bella e...sfortunata. A pochi giri dal traguardo infatti Stoffel non riesce ad evitare la Gen2 Audi di Lucas Di Grassi che rallenta all'improvviso in mezzo alla pista, a causa di un problema tecnico che costringe appunto al belga di scartare fuori traiettoria, saltando su un dosso con... annesso tombino (un classico dei circuiti cittadini) che provoca la perdita di contatto delle ruote con il terreno e soprattutto della direzionalità delle stesse...! Nell'incidente (senza conseguenze per i piloti) resta coinvolto anche l'altro pilota della Casa di Stoccarda Nyck De Vries, che aveva iniziato l'E-Prix da leader del campionato.

Finale sfortunato quindi per Vandoorne ma anche per l'altro ex-pilota di Formula Uno Di Grassi che - per tutta la parte centrale della gara - era stato il principale sfidante di Vergne per il successo. Due volte campione di Formula E, Il popolare "JEV" mette a segno la sua decima affermazione nel campionato "cento per cento elettrico" ma soprattutto mette fine ad un periodo di appannamento che - nel 2020 - lo ha visto faticare nel tenere il passo del compagno di squadra Antonio Felix Da Costa, vincitore del campione andato quasi completamente in scena nella "bolla" di Berlino ma a Roma costretto  molto presto alla resa.

Vincitore di gara-due a Diriyah alla fine di febbraio, il secondo classificato Bird prende la testa della classifica generale con 43 punti mentre i dodici punti di Robin Frijns (che chiude ai piedi del podio con la Virgin) permettono anche all'olandese di saltare il connazionale De Vries (vincitore di gara-uno in Arabia Saudita) : 34 punti a 32 , con il terzo classificato di Roma-uno Evans in scia ad entrambi con 31 punti. Vergne è quinto a quota 25 (vale a dire i punti del successo tra i viali dell'Eur) e la top ten prosegue con René Rast, Edoardo Mortara, Pascal Wehrlein, il campione in carica Antonio Felix Da Costa e si chiude con Oliver Rowland. Quest'ultimo tra i protagonisti della gara, lesto (troppo lesto...) a prendere il comando dopo... l'autoscontro tra Lotterer e Vandoorne e - appunto - penalizzato dalla direzione gara per un eccesso di potenza della sua Nissan eDams ed alla fine solo tredicesimo sotto alla bandiera a scacchi di una gara che è terminato in modalità "neutralizzazione" a causa dell'incidente finale tra le Mercedes. Nelle top ten peraltro solo Rowland e l'altrettanto regolare Wehrlein (Porsche) sono riusciti marcare punti iridati nelle tre gare fin qui disputate.

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