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Milan, Pioli: "Vittoria importante, vogliamo la Champions, consiglio a Gigio di restare"

Le parole dopo il Parma: "Grosso passo avanti dopo la brutta prestazione contro la Sampdoria"

© Getty Images

"Mi piace quando i miei giocatori riflettono le nostre sensazioni. Con la Samp non abbiamo giocato da Milan e volevamo dimostrare di poter fare meglio. Non è stato un avversario facile da affrontare, ci siamo incasinati un po' la partita ma abbiamo portato a casa una vittoria importante". Lo ha detto Stefano Pioli, allenatore del Milan, parlando dopo la vittoria di Parma.

Sul diverso rendimento in casa e in trasferta, il tecnico rossonero ha ammesso: "I numeri sono lì ed è strano, stiamo analizzando questa cosa. Non essendoci tifosi né in casa né fuori le partite sono simili. Quello che conta è mantenere la media punti perché vogliamo riportare il Milan in Champions League. Quello è l'obiettivo perché ci sono tanti avversari forti, ora mancano 8 partite ma pensiamo solo al Genoa".

Sulla quota Champions League, Pioli a Sky ha detto: "La quota 75 potrebbe essere quella giusta ma stiamo giocando con squadre in grado di vincere tutte le partite. Ci siamo persi a pensare al futuro o altre situazioni. Se si pensa solo all'ultima partita o quella dopo, non si prepara bene la partita da affrontare. Arrivare a 80 punti significherebbe continuare una grande crescita. Significherebbe migliorare il campionato precedente e rispettare il nostro obiettivo", ha aggiunto Pioli. 

L'allenatore rossonero ha parlato dell'espulsione di Ibrahimovic: "Ho parlato con Zlatan e mi ha detto che non ha assolutamente offeso l'arbitro. Ha discusso ma senza mancare di rispetto. Non ho parlato con Maresca e non so la sua versione. L'ultima frase che gli avrebbe detto Ibra è "allora non ti interessa quello che dico io". E' chiaro che dopo la sua espulsione la partita è cambiata ma la mia squadra ha dimostrato di colmare a questa lacuna con tanta determinazione e volontà". 

Le ultime risposte riguardano il mercato: "Donnarumma? Gigio è molto più giovane dei miei figli, sono già nonno. Gli consiglierei di rimanere al Milan perché stiamo costruendo una grande squadra. Chiamo i miei giocatori dei combattenti non ancora vincenti ma pronti a vincere. Il Milan è un top club".