“Siamo giunti alla conclusione che facendo la Super League al posto della Champions potremo coprire le ingenti perdite dovute alla crisi. La Uefa non minacci ma dialoghi: questo progetto è la salvezza del calcio, con la riforma della Champions proposta da Ceferin nel 2024 saremmo già tutti falliti. Quando si parte? Il prima possibile". Così Florentino Perez, presidente del Real Madrid nonché numero uno della neonata Super League, ha spiegato nel corso di una intervista alla trasmissione El Chiringuito la genesi e i motivi che hanno portato a questa svolta epocale nel mondo del calcio: "I club più importanti di Inghilterra, Spagna e Italia devono trovare una soluzione alla brutta realtà che stiamo vivendo. Qui al Real Madrid, ma non solo, abbiamo perso molti soldi, stiamo attraversando una situazione molto critica. Quando l'unica fonte di profitto è la tv, devi trovare il modo di cambiare e la sola soluzione è giocare partite più competitive durante la settimana, partite che sappiano attirare più interesse. La Super League salverà finanziariamente tutti i club".
"Il calcio deve evolvere, come tutto" ha proseguito Perez. "Questo calcio va perdendo appeal, deve adattarsi ai tempi e rispondere alle nuove domande. Il calcio è globale, abbiamo fan in tutto il mondo ma abbiamo dovuto ragionare sul fatto che i giovani tra i 16 e 24 anni non hanno interesse per il calcio: questo succede perché ci sono molte partite poco interessanti. Ci sono modi nuovi per seguire il calcio, piattaforme nove per fruirne: avevamo il dovere di rendere più attrattivo questo sport".
Un cambiamento per Perez necessario e vitale, a costo di una rottura totale con la Uefa: "La Uefa oggi propone un format per la Champions League incomprensibile a tutti e per il 2024. Ma nel 2024 tutti i club sarebbero così già morti. La Uefa e la Fifa si erano opposte anche alla nascita della nuova Coppa Campioni, ma questa Champions sta perdendo interesse. La cosa attrattiva è che le grandi squadre giochino tra di loro. Io non sono padrone del Real, il Real è dei suoi soci, io sono qui per salvare il calcio. Un Real Madrid-Manchester o un Barcellona-Milan sono più attrattivi di sfide con squadre modeste che partecipano alla Champions. Abbiamo fan in Cina, a Singapore, ovunque, lo si vede dai social. Questo è ciò che genera risorse. Questo denaro è per tutti, se quelli in cima hanno soldi, ne guadagnano tutti. Ma se non si genera denaro è un problema per tutto".
Ma come sarà secondo il suo presidente questa Super Leauge? "Innanzitutto ci si potrà qualificare. Ci saranno le 15 squadre che generano valore, ma 5 squadre si qualifcheranno per merito sportivo. La coppa è aperta, non abbiamo mai pensato a una lega chiusa. Crediamo ai meriti sportivi. Dalla Champions la Uefa guadagna 120 milioni, noi gliene daremo 400 o quello che possiamo. Se generiamo questa quantità di denaro, salveremmo il calcio in generale. L'obiettivo è partire il prima possibile. La Uefa si arrabbia, ma noi abbiamo detto che parleremo con la Uefa e la Fifa. Anche per parlare dei 5 posti a disposizione e dei criteri di accesso. La Uefa stava lavorando a un altro formato, quello che ha presentato oggi. Con tutto il rispetto io non l'ho capito, ma in ogni caso non produce gli ingressi necessari per salvare il calcio. La Uefa dovrebbe essere più trasparente, noi vogliamo migliorare e salvare il calcio. I calciatori possono stare tranquilli perché non succederà ciò che dice la Uefa".
"Bisogna dire le cose chiare, perché la Uefa non ha una bella immagine nella sua storia, deve essere trasparente e non minacciare nessuno perché non è stato fatto nulla di male. Abbiamo detto che parleremo con loro. Hanno proposto un format che nessuno ha capito come possa funzionare. Nel 2024 così saremo morti, ci sono squadre che hanno perso centinaia di milioni. Fuori dalla Champions? Queste sono le minacce di chi confonde la minaccia con la proprietà. Non bisogna minacciare, bisogna dialogare. Noi crediamo che questo formato salverà il calcio. Il Real Madrid e le altre non verranno cacciate dalla Champions né dai campionati. La Champions è attrattiva dai quarti in poi, ci tocca giocare con squadre modeste che non hanno appeal. Se giochiamo tutta la stagione con partite il martedì e il mercoledì di grande livello, diventa incredibile. Il Psg non lo abbiamo ancora contattato così come le tedesche. Siamo 12, ma arriveremo a 15 più le 5 che si dovranno qualificare".
Tra le tante polemiche, anche quella personale tra il presidente Uefa Ceferin e il numero uno della Juve Andrea Agnelli: "Non si può dire in pubblico una cosa del genere a un presidente del genere" la difesa di Perez per il collega bianconero. "Questa cosa va cambiata, non vogliamo un presidente Uefa che insulti il presidente di un grande club. Non è la Uefa che vogliamo. Tutti cambiamo in meglio, in un'Europa democratica non può succedere, o sei favorevole o sei contrario, ma non può succedere una cosa del genere".