Najla Aqdeir è un’atleta nata in Libia 26 anni fa, il 3 dicembre 1994, che vive in Italia dal 2005 ma, per varie problematiche incorse negli anni, non ha ancora ottenuto la cittadinanza italiana.
La sua è la storia di una ragazza cresciuta in una famiglia con radicate, all’interno, alcune rigide regole esistenti ancora in alcuni stati di religione islamica, secondo le quali le donne hanno diritti inferiori a quelli degli uomini e devono sottostare a varie imposizioni, tra cui quelle legate al modo di vestire.
Naturalmente, solo per citare l’Italia, questi tipi di discriminazioni nei confronti di una donna appaiono fantascienza o, per meglio dire, medioevo, ed è infinitamente triste pensare che questo possa ancora accadere nel ventunesimo secolo, tanto più se tali regole cercano di essere applicate da persone nate in quei paesi, ma che vivono in una nazione come la nostra.