BASKET

Nba: Davis rientra ma i Lakers si arrendono a Doncic, ai Bucks il big match contro i 76ers

Dallas sconfigge i gialloviola 115-110 con 30 punti dello sloveno, solo 4 per il rientrante lungo ex New Orleans. I Bucks stendono Philadelphia 124-117. Bene Celtics, Bulls e Spurs

I Lakers ritrovano Anthony Davis dopo oltre due mesi ma l’ex New Orleans segna solo 4 punti nella sfida che Dallas vince 115-110, trascinata da 30 punti di Doncic. Nella notte Nba brilla anche Milwaukee, che vince il big match ad Est contro i Sixers 124-117 (27+16 rimbalzi per Antetokounmpo). Boston sorprende Phoenix 99-86, vittorie comode per Bulls (108-91 sugli Hornets), Spurs (106-91 contro i Pistons) e Pelicans (135-100 a Orlando).

DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES LAKERS 115-110
Dopo 68 giorni di assenza, per un totale di ben 30 partite viste da bordocampo o dalla tv, Anthony Davis si riaffaccia sul parquet anche se il suo rientro è ‘soft’ sia dal punto di vista del minutaggio (parte titolare ma resta per 16’40” in campo) sia da quello dei punti realizzati (appena 4, con 2/10 al tiro). Ne approfittano i rampanti Mavericks, che aprono la prima serie positiva in oltre due settimane grazie al solito Luka Doncic, che sfiora la tripla-doppia con 30 punti, 9 rimbalzi e 8 assist e trascina i suoi al successo nonostante l’infortunio (l’ennesimo) di Kristaps Porzingis, che dopo aver segnato 19 punti è costretto ad abbandonare la compagnia a fine terzo periodo per una distorsione alla caviglia. Ai Lakers non bastano, oltre al rientro di Davis, neanche i 29 di Kentavious Caldwell-Pope e le doppie-doppie di Dennis Schröder (25 punti, 13 assist) e Andre Drummond (14+19 rimbalzi). Arriva così la seconda sconfitta di fila, dopo quella interna contro Utah.

MILWAUKEE BUCKS-PHILADELPHIA 76ERS 124-117
Se la sfida dell’American Airlines Center è quella di punta della notte ad Ovest, quella fra Bucks e Sixers in programma al Fiserv Forum è il ‘Big showdown’ della Eastern Conference: a vincere è Milwaukee, che vola in un primo tempo chiuso sul 77-61 e gestisce comodamente il vantaggio nella ripresa, con il punteggio che si fa meno amaro per Phila solo durante il garbage time. Sei gli uomini in doppia cifra per la squadra di casa: il migliore è Giannis Antetokounmpo, con una prova da 27 punti, 16 rimbalzi e 6 assist, ben figurano anche Khris Middleton, che ne mette a segno 24, e Bobby Portis, che entrando dalla panchina ne aggiunge 23. Per Philadelphia è un momento complicato: nonostante 24 punti di Joel Embiid e 20 di Shake Milton, infatti, arriva la terza sconfitta consecutiva, che costringe la squadra allenata da Doc Rivers a condividere il primo posto della conference con Brooklyn. E la vetta della classifica può sfuggire già la prossima notte, se i Nets dovessero spuntarla contro Boston.

BOSTON CELTICS-PHOENIX SUNS 99-86
Non che i Celtics siano avversari particolarmente semplici da affrontare, di questi tempi: lo dimostra la brillante vittoria di stanotte al TD Garden contro la seconda miglior squadra della Western Conference. Un successo che arriva con un punteggio “d’altri tempi”, con i 100 punti soltanto sfiorati, grazie soprattutto alla prova di Kemba Walker, che con 32 punti aggiorna il suo massimo in stagione rimediando alla serata da incubo, dal punto di vista offensivo, di Jayson Tatum, che tira 3/17 dal campo e solo grazie ai tiri liberi (8/8) arriva a quota 15. Il numero 0 si produce, al contrario, in una più che discreta prova difensiva, caratterizzata da 11 rimbalzi, tutti sotto il proprio canestro. Dall’altra parte il solito, ottimo Chris Paul (22 punti, 8 rimbalzi e altrettanti assist) stavolta non basta per allungare la serie positiva, che si ferma dopo i successi contro Milwaukee e Philadelphia. Anche perché Devin Booker delude in attacco, e mette a segno solo 15 punti con 6/11 da due e 0/2 dalla distanza: i Suns scivolano così a due partite di distacco in classifica rispetto ai Jazz.

CHICAGO BULLS-CHARLOTTE HORNETS 108-91
Si anima la lotta per il decimo posto, l’ultimo per accedere al play-in tournament, nella Eastern Conference. Dopo l’inopinata sconfitta contro i Cavs, Chicago si avvicina a mezza partita da Washington in classifica battendo gli Hornets in piena crisi, alla sesta sconfitta nelle ultime sette uscite. Ai Bulls, che dominano il match dall’inizio alla fine, non serve strafare: i migliori marcatori, tutti con 18 punti, sono Coby White, Thaddeus Young e Nikola Vucevic, con quest’ultimo che raccoglie anche 16 rimbalzi. Discreto anche l’impatto dalla panchina di altri due europei, il finlandese Lauri Markkanen (11 punti) e il ceco Tomas Satoransky (10). Dall’altra parte non sono sufficienti le evoluzioni sopra il ferro di Miles Bridges (13 per lui), né i 16 di Devonte’ Graham: l’ottavo posto, che nel nuovo mini-torneo di accesso ai playoff garantisce una possibilità in più in caso di sconfitta nella prima partita, è ora fortemente a rischio.

SAN ANTONIO SPURS-DETROIT PISTONS 106-91
A proposito di ottavo posto: chi spera di riagguantarlo, ma ad Ovest, è San Antonio, che batte senza particolari difficoltà i Pistons in formato sempre più sperimentale, con tre rookie (Saddiq Bey, Isaiah Stewart e Killian Hayes) nel quintetto base. Senza DeMar DeRozan, tenuto a riposo da coach Gregg Popovich in vista di impegni più probanti, agli Spurs bastano cinque uomini in doppia cifra, guidati dai 26 di Derrick White, dai 18 di Lonnie Walker e dalla doppia-doppia da 17 punti e 11 rimbalzi di Jakob Poeltl, per avere la meglio su Detroit, cui invece non bastano i 29 di Josh Jackson. I texani tornano così a “quota 500” con 29 vittorie e altrettante sconfitte: il sesto posto che permette di accedere direttamente al primo turno di playoff resta lontano (Portland ha tre vittorie in più e altrettante sconfitte in meno), ma il posto fra le quattro partecipanti al play-in non sembra essere particolarmente a rischio.

ORLANDO MAGIC-NEW ORLEANS PELICANS 100-135
New Orleans prova a restare aggrappata alle residue speranze di decimo posto ad Ovest battendo la seconda peggior squadra ad Est, i Magic. La sfida è senza storia sin dalle prime battute, Orlando resiste un quarto ma crolla nel secondo periodo, perso con un parziale di 45-25, e non riesce più a rientrare in partita. Due i mattatori della serata: il primo è Brandon Ingram, che realizza 29 punti e distribuisce 6 assist; il secondo è invece Zion Williamson, che fa 23+7 rimbalzi con il 75% dal campo (9/12). Nel garbage time si fa vedere anche un ottimo Willy Hernangomez, che in 17’ firma una doppia-doppia da 18 punti e 12 rimbalzi. Poco da dire sui Magic: Mo Bamba realizza 17 punti e aggiunge 12 rimbalzi, e raggiunge quota 17 anche Devin Cannady, MVP della Finals di G-League con la canotta dei Lakeland Magic, ma non basta per contendere il successo ai Pelicans.

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