La Uefa ha deciso di non sanzionare i 12 club che avevano aderito alla Super League. Ma il governo europeo del pallone non chiude del tutto la questione visto che parla di "opzioni a disposizione" e "di passi da intraprendere". Del resto il progetto dei 'ribelli', pur affossato da un fuggi fuggi generale compreso quello di JP Morgan, sopravvive nei piani di Perez e Agnelli, solo in stand-by in attesa di tempi migliori.
L'irritazione comunque resta, basti pensare che nel comunicato seguente al Comitato Esecutivo la Uefa ne parla come della "cosiddetta Super League", ma l'argomento sanzioni è rimandato, anche per avere una maggiore chiarezza legale sull'effettiva possibilità di poter punire in qualche modo i club.
Non ci sarà, quindi, la cacciata di Real Madrid, Manchester City e Chelsea dalle semifinali di questa edizione di Champions, anche perché in ballo c'è il non marginale dettaglio delle possibili richieste di risarcimento da parte delle tv. Le diplomazie intanto sono continuamente al lavoro per la ricucitura. La Uefa proverà a venire incontro alle richieste dei ribelli, che poi sono tutte legate a questioni di natura economica.
Contestualmente, l'organo di governo del calcio europeo si metterà al lavoro per blindare le competizioni con l'introduzioni di clausole che scoraggino e puniscano altre fuoriuscite. Quanto al nuovo format Champions, non è esclusa la possibilità di accelerare i tempi varandolo già nel 2022.
CEFERIN RIBADISCE: “CLUB ADERENTI FUORI DA COMPETIZIONI UEFA”
I club che in futuro dovessero aderire ad un progetto di Superlega "non potranno giocare nelle competizioni UEFA". Lo ha ribadito il presidente Aleksander Ceferin su 'Der Spiegel'. In particolare, il numero 1 del calcio europeo è tornato ad attaccare Barcellona, Juventus, Milan e Real Madrid che di fatto non si sono ancora ufficialmente tirate indietro: "Le nostre competizioni saranno fantastiche anche senza queste quattro squadre", ha dichiarato Ceferin.
Nel Comitato Esecutivo si è anche parlato di Euro 2020. Buone notizie per Monaco di Baviera, che avendo aperto alla presenza di minimo 14.500 negli stadi, è stata confermata come sede. Bilbao e Dublino invece, proprio per non aver garantito la presenza del pubblico alle partite, sono state sostituite da Siviglia e San Pietroburgo. L'ottavo di finale previsto a Dublino è stato inoltre spostato a Wembley (Londra).