SERIE A

Lazio-Torino, il 13 maggio la discussione del ricorso al Collegio di Garanzia

Il calendario rischia di essere un problema: non si potrà andare oltre il 18 maggio per la disputa della partita

© Getty Images

La discussione sul caso di Lazio-Torino al Collegio di garanzia a sezioni riunite è stata fissata dal presidente Franco Frattini per giovedì 13 maggio alle ore 14. Il club biancoceleste aveva presentato ricorso all'organo di garanzia dello sport in merito alla mancata disputa della partita con i granata, inizialmente programmata per il 2 marzo, ma alla quale il Toro non si era presentato per i casi Covid nel gruppo squadra.

Il match quindi non sarà giocato prima di quella data quando mancheranno solo due giornate al termine del campionato, e quindi presumibilmente una delle due squadre - se non entrambe - avrà già raggiunto i propri obiettivi, con lo spettro del 18 maggio: più in là di quel termine non si può andare perché successivamente lo stadio Olimpico dovrà essere lasciato a disposizione dell'Uefa in vista dell'organizzazione di Euro 2020.

IL CAGLIARI IN PRESSING
Anche il Cagliari chiede che venga fissata al più presto la data del recupero tra Lazio e Torino. Il club rossoblù ha rimarcato questa necessità - insieme ad altre società impegnate nella corsa per la salvezza - durante l'assemblea di Lega di questo pomeriggio. La società sarda ha spiegato insieme agli altri club che far slittare troppo la decisione sulla data della sfida rischierebbe di compromettere la regolarità del campionato. C'è un problema, però: la discussione sul caso della partita non disputata a causa del focolaio Covid in casa Toro al Collegio di garanzia a sezioni riunite è stata fissata per giovedì 13 maggio, a due giornate dalla fine del torneo.

Notizie del Giorno

CORI ANTISEMITI AL DERBY DI ROMA, 7 TIFOSI LAZIALI A PROCESSO

DALLA FRANCIA: "LA FIGC PUNTA RAYAN CHERKI"

DORIVAL: "RIVOLUZIONE DEL BRASILE ANCORA IN CORSO"

SAN DIEGO FC: JUAN MATA TRA I NUOVO PROPRIETARI DEL CLUB

EMPOLI, D'AVERSA "LA MIA PARESI? NULLA DA VERGOGNARSI"