Una bufera è pronta ad abbattersi sul mondo degli arbitri dopo la denuncia presentata da Daniele Minelli e Niccolò Baroni, due tesserati Aia, alla Procura di Roma. Nel plico di sette pagine - come riferisce 'La Repubblica' - la denuncia di giudizi post partita ritoccati al rialzo per favorire la promozione di qualche fischietto in Serie A, tra cui quello di Spezia-Chievo dello scorso campionato di Serie B, e decretare invece la dismissione di altri, e dell'esistenza di una chat segreta tra i componenti della Commissione arbitri del torneo cadetto in cui si discute del cambio dei voti: "Devi togliere un 8.60 e mettere un 8.70...".
Fino all'anno scorso Minelli e Baroni erano nell’organico della Serie B, ma il 31 agosto 2020 sono stati dismessi dal Comitato nazionale dell’Aia "per adeguate motivazioni tecniche". Restano invece in carica Ivan Robilotta, ultimo della graduatoria ed Eugenio Abbattista, che invece era pronto alla dismissione per limiti di permanenza ma che non è coinvolto nella vicenda.
FIGC "GIA' AL LAVORO"
"Anche la Procura della Federcalcio è da settimane al lavoro sulla denuncia, resa nota oggi da Repubblica, secondo la quale sarebbe stata manipolata la graduatoria degli arbitri della Can B dell'Aia della stagione 2019-20, attraverso la falsificazione dei voti attribuiti dagli osservatori che avrebbero poi determinato le dismissioni di alcuni associati". Lo apprende l'ANSA da fonti della Federcalcio. "La Procura Figc diretta da Giuseppe Chinè nelle scorse settimane ha già svolto decine di interrogatori ed ha inoltre acquisito una serie di documenti presso gli uffici dell'Aia. La conclusione delle indagini è prevista nei prossimi giorni", fanno presente a Via Allegri.
LEGALE MINELLI E BARONI: "GIUSTIZIA IL PRIMA POSSIBILE"
"Denuncia di Minelli e Baroni? La vicenda viene da lontano, viene dalla storia di Gavillucci e dal rapporto della prestazione e dei voti che non corrispondevano. Il caso di Orsato è emblematico di quanto queste discrepanze sono incisive". Lo ha detto Gianluca Ciotti, avvocato degli arbitri Daniele Minelli e Niccolò Baroni, intervenuto a Radio Punto Nuovo, a proposito dello scandalo che rischia di travolgere il mondo arbitrale con la denuncia presentata da due fischietti alla procura della Repubblica di Roma. "Minelli e Baroni hanno esaminato dei referti che mostravano incongruenze e questo riguardava da vicino gli arbitri Robilotta e Abbattista. Una delle contestazioni fatte era che i voti non venivano trasmessi in maniera rapida, anzi anche dopo due mesi, e soprattutto il referto non veniva comunicato. Questo ha portato a paventare che in questo arco di tempo - aggiunge - sarebbero avvenute delle modifiche nei referti. La procura federale farà un'indagine migliore e una valutazione su questi documenti. Vedremo se ci saranno deferimenti, mi aspetto un intervento. Per quanto mi riguarda - conclude - questa può essere truffa e alterazione della competizione sportiva. La faccenda deve essere esaminata dal pubblico ministero. Vorrei che fosse fatta giustizia il prima possibile, per far si' che i miei clienti tornino in campo".
AIA: "CONOSCIAMO IL PROCEDIMENTO, PRONTI A PROVVEDIMENTI"
"Siamo a conoscenza del procedimento in questione relativo alla stagione sportiva 2019/2020. La nuova governance, in collaborazione con la Figc, si è infatti fin da subito messa a disposizione della procura federale, per fornire tutti gli atti e gli elementi necessari agli accertamenti". Cosi' l'Aia, con una nota all'Ansa, sulla denuncia da parte di due ex arbitri di graduatorie manipolate. "Eventuali provvedimenti - conclude l'Associazione italiana arbitri, i cui nuovi vertici sono in carica dallo scorso 14 febbraio - saranno immediatamente assunti all'esito della chiusura indagini".