BASKET

Nba: Jokic stende i Clippers, Gallinari ok contro i Bulls

Bella vittoria dei Nuggets (ora terzi a Ovest) a Los Angeles, Atlanta si rialza dopo tre sconfitte consecutive. Successi anche per Utah, Dallas e Miami

Un Nikola Jokic da MVP s’impone in casa dei Clippers, consentendo a Denver di sorpassarli in classifica al terzo posto a Ovest. Utah torna prima nella Western Conference dopo il successo contro Toronto. Bene anche Dallas e Golden State, rispettivamente contro Washington e Houston. A Est, Atlanta trova il riscatto dopo tre ko di fila e supera i Chicago con un Danilo Gallinari determinante soprattutto per l’apporto a rimbalzo. Miami ok a Cleveland.

LOS ANGELES CLIPPERS-DENVER NUGGETS 104-110
I Nuggets sorpassano in classifica al terzo posto nella Western Conference proprio i Clippers e si assicurano il tie-breaker in caso di arrivo a pari record. Un successo importantissimo, conquistato rimanendo quasi sempre avanti nel punteggio e resistendo a tutti i tentativi di rimonta dei padroni di casa. 30 punti, 14 rimbalzi e 7 assist con una sola palla persa per Nikola Jokic, capace di tirare 8/17 dal campo e 10/10 ai liberi, ma soprattutto di controllare l’andamento del match. Insieme a lui i 25 di Michael Porter Jr. e i 16 di PJ Dozier, con Facundo Campazzo autore della tripla (ispirata da Jokic) del +9 per chiudere i conti. Per L.A., Paul George chiude con 20 punti ma tira solo 5/21 dal campo, mentre il rientrante Kawhi Leonard si ferma a 16 con 7/12 al tiro.

UTAH JAZZ-TORONTO RAPTORS 106-102
Gli Utah Jazz hanno la meglio contro i combattivi Raptors grazie a un ultimo quarto da 21-13: cancellato il momento negativo, con tre sconfitte nelle ultime quattro partite, e primo posto a Ovest ritrovato. Bojan Bogdanovic si fa carico delle responsabilità offensive della squadra, segnando 34 punti con sei triple a bersaglio nella sua partita (17 nel solo primo quarto, il migliore della sua carriera). 15 a testa li aggiungono Jordan Clarkson e Joe Ingles (anche 9 assist), mentre Rudy Gobert chiude con una doppia doppia da 13 punti e 16 rimbalzi. Ai canadesi non bastano i 30 punti di Fred VanVleet, i 17 a testa di Khem Birch e OG Anunoby e i 15 di Pascal Siakam.

DALLAS MAVERICKS-WASHINGTON WIZARDS 125-124
La tripla del sorpasso di Dorian Finney Smith a 9.3 secondi dalla fine risolve un match divertente a favore di Dallas. Un mese e mezzo dopo Luka Doncic torna in tripla doppia: lo sloveno chiude con 31 punti, 12 rimbalzi e la bellezza di 20 assist (nuovo massimo in carriera) con una sola palla persa, segnando anche canestri importanti nel testa a testa contro gli Wizards. Insieme a lui c’è Smith con 22 punti e 6/9 dalla lunga distanza: i Mavericks superano i Lakers al quinto posto a Ovest (pari record ma tie-breaker a favore). Niente da fare per Washington. Russell Westbrook segna 42 punti, 10 rimbalzi e 9 assist con 17/30 al tiro, mentre Beal ne aggiunge 29 (pur tirando 1/5 da tre); Rui Hachimura è efficiente con 18 punti e 7/11 dal campo.

HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 87-113
Steph Curry cancella un primo tempo da solo 2/12 al tiro regalandosi un terzo quarto dei suoi. Dopo il 28-0 di parziale subìto da Dallas qualche giorno fa, sono invece gli Warriors a rifilarne uno da 24-0 agli avversari, con Kevin Porter Jr. che si ferma a 16 con 6/18 al tiro dopo i 50 con 11 assist di due giorni fa. Per Steph Curry ben 23 dei suoi 30 punti finali arrivano in un clamoroso terzo periodo da 7/11 al tiro con 5/7 dalla lunga distanza, aggiungendo poi 6 rimbalzi e 5 assist nei 30 minuti in cui rimane in campo. A dargli man forte ci sono i 20 di Andrew Wiggins e i 17 a testa di Mychal Mulder e Jordan Poole. 5 minuti in campo a fine gara per Nico Mannion con 2 punti a referto, in una vittoria fondamentale per il morale dei californiani.

ATLANTA HAWKS-CHICAGO BULLS 108-97
Tutto facile per Atlanta, che a metà del terzo quarto piazza il parziale del sorpasso decisivo di 13-0 contro Chicago. Nonostante le assenze pesanti di Zach LaVine e Nikola Vucevic, i Bulls sono bravi a tenere in piedi una partita in cui erano finiti sotto anche di 10 lunghezze nella ripresa, assicurandosi come minimo un posto al torneo play-in. Il protagonista per gli Hawks è sicuramente Trae Young con 33 punti, seguito dalla solita doppia doppia da 20+11 di Clint Capela e i 15 del rientrante Bogdan Bogdanovic. Sono invece 9 con 3/6 al tiro e 2/2 ai liberi i punti di Danilo Gallinari in uscita dalla panchina, rimanendo in campo per 22 minuti in cui si fa notare soprattutto per l’apporto a rimbalzo (5).

CLEVELAND CAVALIERS-MIAMI HEAT 107-124
I Miami Heat tengono il passo nella lotta per il quinto posto con Atlanta e Boston. Contro Cleveland, dopo un primo quarto chiuso sotto di 7 lunghezze, Kendrick Nunn (22 punti) e Duncan Robinson (20 con 6/9 da tre, il più veloce di sempre a raggiungere quota 500 triple in carriera) fanno la differenza a guidano i vicecampioni in carica insieme ai 18 di Trevor Ariza. Cleveland non riesce a sostenere il peso del parziale di 19-8 degli Heat in apertura di ripresa, senza mai tornare sotto le 13 lunghezze di distanza. Kevin Love segna 16 dei suoi 25 punti (massimo stagionale) nel solo primo tempo, insieme ai 25 di Collin Sexton e i 18 di Dean Wade.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-NEW ORLEANS PELICANS 136-140 OT
Con 10 punti di vantaggio a 4:22 dalla fine, i Minnesota Timberwolves sembravano pronti a conquistare il quinto successo consecutivo. Un parziale di 14-4 degli ospiti allunga invece il match all’overtime, durante il quale i Pelicans sono bravi a controllare. A guidare New Orleans a una difficile rimonta verso la zona play-in è Zion Williamson, che in 42 minuti di gioco chiude con 37 punti (9 nel supplementare) senza sbagliare praticamente mai dal campo (14/17 al tiro). Fenomenale serata al tiro per Lonzo Ball che, segnando 8 delle 17 triple tentate nella sua serata, si regala il massimo in carriera da 33 punti. Niente da fare per Minnesota, guidata dai 29 di Anthony Edwards.

OKLAHOMA CITY THUNDER-INDIANA PACERS 95-152
I Pacers non avevano mai segnato 152 punti nella loro storia ma, soprattutto, mai nessuno nella storia della lega aveva vinto con 57 punti di vantaggio giocando in trasferta. Indiana ha anche guidato il match sul +67 a un certo punto, prima che un parziale di 10 punti dei Thunder riportasse lo scarto lontano dalla soglia del più ampio di sempre (+68 di Cleveland su Miami nel 1991). A Domantas Sabonis basta meno di un tempo per realizzare una tripla doppia, chiudendo con 22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist per guidare i suoi in una serata da 65.5% al tiro di squadra, che è un record per un avversario dei Thunder nella storia della franchigia.

ORLANDO MAGIC-MEMPHIS GRIZZLIES 112-111
Brutta battuta d’arresto per Memphis sul campo di una squadra che non ha più niente da chiedere a questa regular season. Si complica così la sua corsa al torneo play-in. Il merito è del rookie Cole Anthony, che suggella il suo massimo in carriera da 26 punti con una tripla a 0.1 secondi dalla fine, interrompendo una striscia di 9 sconfitte consecutive in casa. Il ko dei Grizzlies fa ancora più male considerando che Dillon Brooks era riuscito a segnare il canestro del +2 a 7 secondi dalla fine, chiudendo con 23 punti. Non sono però bastati davanti alla furiosa reazione di Anthony, che guida i suoi insieme al massimo stagionale da 24 punti di Moritz Wagner (alla sua terza partita in maglia Magic), i 23 di Dwane Bacon e i 18 di RJ Hampton.

CHARLOTTE HORNETS-DETROIT PISTONS 107-94
Charlotte controlla il match contro Detroit andando all’intervallo avanti di 16 lunghezze e gestendo il tentativo di rimonta finale degli avversari. Il migliore in campo è Terry Rozier con 29 punti, seguito dai 27 di Miles Bridges. Dopo 21 partite di assenza LaMelo Ball, la cui stagione sembrava essere finita dopo la frattura al polso subita a marzo, torna in campo e sembra già essere a suo agio, chiudendo con 11 punti, 8 rimbalzi e 7 assist in 28 minuti di gioco. Bene anche l’altro rientrante di serata Malik Monk, con 11 punti utili per superare i Pistons a cui non servono i 25 di Frank Jackson, complici le ben 15 stoppate subite.

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