Dopo lo scudetto dell'Inter è tempo, per tutti, di cominciare a respirare l'aria degli Europei. E il primo step è la vaccinazione degli azzurri (35 in tutto) che saranno preconvocati da Roberto Mancini. Divisi in due gruppi, allo Spallanzani di Roma e all'Humanitas di Milano (in base quindi alla provenienza), i giocatori ricevono la prima dove del vaccino che permetterà l'immunizzazione del gruppo squadra in vista del raduno del 24 maggio in Sardegna. Per gli azzurri utilizzato il vaccino Pfizer e tra 3 settimane ci sarà il richiamo.
Nella lista stilata dal ct non figura Nicoló Zaniolo. Il trequartista della Roma, complice la riabilitazione post rottura del legamento crociato sinistro, non rientra in questo elenco rinunciando di fatto alla possibilità di partecipare a Euro 2020. Il Covid avuto a gennaio ha rallentato il suo rientro in campo e il calciatore adesso attende solo l'ultimo ok da parte del professor Fink che lo ha operato per poter tornare in campo, ma con la sua Roma.
Il vaccino, al momento, sarà solo per i giocatori e non per lo staff del Mancio. Questo l'accordo (di buon senso), arrivato con la Federcalcio. Il tutto coordinato col Ministro della Salute, Speranza e con il commissario per l'emergenza Covid, Figliuolo.
L'Europeo, lo ricordiamo, pare l'11 giugno con la gara inaugurale a Roma tra Italia e Turchia e prima, gli uomini di Mancini saranno impegnati in due amichevoli: il 28 contro San Marino e il 4 giugno contro la Repubblica Ceca.
VAIA: “EUROPEO OCCASIONE PER LA RIPARTENZA”
"Credo che gli Europei di calcio saranno un'occasione simbolica, plastica, per dire 'stiamo ripartendo', stiamo tornando alla normalità, come il paese vuole". Lo ha detto il direttore sanitario dell'INMI 'Lazzaro Spallanzani' di Roma, Francesco Vaia, al termine del ciclo di vaccinazioni effettuate a diversi giocatori della Nazionale di calcio in vista dell'Europeo al via dall'11 giugno con gara di apertura all'Olimpico di Roma. "Al pari di come diciamo che vogliamo riaprire tutto, anche lo spettacolo, il cinema, i teatri. Noi qui vaccineremo anche gli atleti olimpici (quelli indicati dal Coni tra i qualificati a Tokyo 2020 ma che non rientrano tra quelli dei gruppi sportivi militari già vaccinati, ndr), faremo tutto, ma con grande senso di responsabilità, stando attenti a rispettare le regole. La vaccinazione è uno strumento strategico, ma senza il nostro comportamento rischiamo di vanificarlo". "Vaccinare lo staff degli Europei significherà creare quella bolla negativa che ci consentirà di fare entrare all'Olimpico un numero di spettatori rilevante che sarà in possesso della vaccinazione, o quelli che nel giro delle 24-48 ore prima dell'evento si saranno sottoposti al tampone negativo", ha proseguito Vaia, sottolineando ancora una volta che "bisogna convivere con il virus fin quando non lo sconfiggeremo completamente, cosa che avverrà. Ma fino ad allora dobbiamo avere senso di responsabilità ma anche senso di riapertura. Diamo un messaggio all'Europa che questo paese è in grado di fare tutto".
GRAVINA: “EUROPEO IN SICUREZZA”
"Ringrazio il Governo per averci dato la possibilità di disputare in Italia la fase finale dell`Europeo e ci permetterà di farlo nella massima sicurezza sia per gli atleti che oggi sono stati vaccinati sia tutti coloro che vorranno vivere l`evento sportivo". Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato a margine dell`appuntamento presso l`Ospedale `Spallanzani` di Roma per le vaccinazioni dei calciatori della Nazionale italiana indicati dal ct Roberto Mancini in vista del prossimo Europeo. "Ci posizioniamo a valle delle fasce protette secondo le linee guida - ha proseguito - Oggi 12 calciatori a Roma e 14 a Milano sono stati vaccinati secondo le indicazioni del ct Roberto Mancini. Poi questo numero dovrà essere ristretto in vista dell`Europeo. Grazie anche al commissario Figliolo e al dottor Vaia per la disponibilità"
IMMOBILE: “VOGLIAMO ESSERE D’ESEMPIO”
Ventotto il totale dei vaccinati azzurri tra Roma e Milano quest'oggi (11 a Roma e 17 a Milano). I vaccinati "romani" sono Lazzari, Acerbi, Immobile, Biraschi, Castrovilli, Insigne, Meret, Di Lorenzo, Politano, Scamacca e Spinazzola. "A nome di tutti i giocatori ringraziamo lo staff sanitario per come ci hanno accolto. Siamo rimasti stupiti e vogliamo essere un esempio, speriamo che presto tutti potranno vaccinarsi. Un grazie al Governo e alla FIGC per questa opportunità" le parole di Ciro Immobile.