Giusto festeggiare lo scudetto ma l'Inter inizia a dare uno sguardo anche al futuro, a cominciare da quello di Antonio Conte che Giuseppe Marotta descrive con cauto ottimismo: "Abbiamo cominciato un ciclo, con lui c'è feeling come con squadra, società e tifosi: spero resti al 100%. Non abbiamo un'alternativa, un piano B. Parleremo con la società per sapere le loro linee guida ma c'è giusto e sano ottimismo".
L'ad nerazzurro, parlando a Radio Anch'io Sport, ammette che "C'è un problema di ricavi con la pandemia, il quadro è questo, l'obiettivo è arrivare ad un accordo con un partner per far arrivare investimenti necessari. In questi anni Suning ha profuso investimenti rilevanti, circa 700 milioni, e merita rispetto. Poi è normale che le difficoltà che hanno le grandi aziende portano a fare delle considerazioni un po' diverse rispetto al passato recente". Di qui al discorso Super League il passo è breve: "nata più per una forma di preoccupazione e di reazione al sistema di adesso e con modalità e tempi un po' sbagliati però non dimentichiamo che da tutte le cose bisogna trarre degli insegnamenti. Questo calcio va rivisto e rimodellato, altrimenti si va verso il default".
"E' una grande soddisfazione per una impresa storica. Conte l'ha definita un'opera d'arte e condivido quello che lui ha detto. Come in tutte le vittorie c'è sempre dietro una grande fatica e una cultura del lavoro. La crescita è stata lenta ma costante fin dalla stagione passata, in cui siamo arrivati a un punto dalla Juventus e in finale di Europa League. Quest'anno Conte è riuscito a inculcare definitivamente quei principi vincenti che sono alla base di ogni successo" le parole di Marotta sullo scudetto.
Infine, sul futuro di Handanovic: "Samir è il nostro portiere e capitano, ma dobbiamo guardare anche all'Inter del futuro in tutti i settori della squadra".