Phoenix riesce a passare, soffrendo, sul campo di Cleveland solamente all’overtime e torna così in testa alla Western Conference. Il big match di Nba a Est viene aggiudicato ancora una volta da Milwaukee, che vince per la seconda volta in tre giorni contro Brooklyn: 36 punti per Antetokounmpo. I Clippers consolidano il terzo posto a Ovest con il successo su Toronto, mentre Dallas stende Miami ed è ora quinta a scapito dei Lakers. Warriors ko.
CLEVELAND CAVALIERS-PHOENIX SUNS 118-134 OT
Contro una squadra ormai senza più alcuna ambizione Phoenix soffre molto più del previsto, riuscendo a passare solamente all’overtime, letteralmente dominato (20-4), per la sua quinta vittoria consecutiva che la riporta in vetta a Ovest. Protagonista del supplementare è Mikal Bridges, con due triple, una schiacciata e una stoppata (22 punti alla fine per lui). Il migliore marcatore dei Suns è Devin Booker, che chiude a quota 31 punti nonostante un pessimo 1/6 dall’arco (14/27 dal campo). Per lui anche 6 rimbalzi e 5 assist. Decisivi anche i 23 di Chris Paul e, soprattutto, i suoi 16 assist, conditi da 4 rubate e due stoppate. I 32 punti di un super Isaac Okoro consentono a Cleveland di prolungare il match; il rookie chiude con il suo massimo in stagione. 29 punti per Sexton.
MILWAUKEE BUCKS-BROOKLYN NETS 124-118
Arriva la seconda vittoria in tre giorni contro Brooklyn per Milwaukee, trascinata come al solito da un super Antetokounmpo: dopo i 49 punti di domenica, il greco si ferma “solo” a 36 (con 11/30 al tiro), ma ci aggiunge come suo solito 12 rimbalzi, prendendosi la bellezza di 12 tiri da tre punti (e realizzandone 4). Sia Khris Middleton sia Jrue Holiday finiscono con 23 punti a testa: il primo tirando 9/18, il secondo 8/13 e aggiungendoci 10 assist e 8 rimbalzi. Sono addirittura 15 quelli di Donte DiVincenzo, ma decisivo è stato l’ultimo quarto, chiuso dai Bucks con un parziale di 32-24. Per i Nets, sempre senza James Harden, le altre due superstar combinano per 70 punti: Kyrie Irving manda a bersaglio 24 dei suoi 38 punti nel secondo tempo, con un terzo quarto da 17; Kevin Durant ne mette a segno 32, ma non basta.
LOS ANGELES CLIPPERS-TORONTO RAPTORS 105-100
I Clippers tornano al successo dopo tre sconfitte consecutive. Kawhi Leonard si prende soltanto 6 tiri in tutta la gara e la chiude con 13 punti; sono invece 22 quelli di Paul George (con 9 rimbalzi), pareggiati da altri 22 di Marcus Morris, autore di un ottimo 8/11 al tiro con 4/5 da tre. Ne mette 18 anche Reggie Jackson, con un canestro da tre decisivo nel finale (quello del 99 pari), dopo che i L.A. era finita sotto nel punteggio. Per Toronto, è Fred VanVleet a essere il migliore, con una gara da 27 punti e 13 assist, anche se le percentuali non sono perfette (10/24). Stesso numero di tiri e di canestri di Pascal Siakam, che chiude a quota 24. I Raptors non approfittano delle 18 palle perse dei Clippers e cedono nel finale, quando segnano solamente 18 punti in tutto l’ultimo quarto. Clippers sempre più terzi a Ovest.
MIAMI HEAT-DALLAS MAVERICKS 113-127
Dallas s’impone sul campo di Miami, pur partendo peggio, riuscendo poi a piazzare un secondo periodo da 33-15 (68-38 Mavs il conto dei due quarti di gara centrali, a cavallo dell’intervallo). Si ferma a due assist dalla tripla doppia Luka Doncic, autore di 23 punti e 12 rimbalzi con 5/10 da tre. Tim Hardaway Jr. manda a segno 10 triple ed entra così nella storia dei record dei Mavericks, come solo Wesley Matthews e George McCloud avevano fatto prima di lui con la maglia Mavs, Il massimo in carriera da 36 punti da parte del numero 11 degli ospiti è frutto di una serata da 13/24 dal campo (con 10/18 dall’arco) e due errori negli unici due liberi tentati, ma Hardaway è caldissimo nelle ultime tre gare (oltre i 31 di media).
NEW ORLEANS PELICANS-GOLDEN STATE WARRIORS 108-103
New Orleans ottiene un successo in volata, con Lonzo Ball protagonista nel finale col jumper del sorpasso e quattro tiri liberi a segno. Zion Williamson ne mette 23 (8/17 dal campo) con 12 rimbalzi, 7 assist e 4 palle rubate. Vittoria fondamentale per i Pelicans nella corsa al play-in; ora sono due le partite di distanza dagli Spurs decimi. Lonzo Ball è stato anche il migliore marcatore dei suoi con 33 punti, frutto di un 11/23 dal campo con 7 triple a segno su 13 tentativi. Inutili per Golden State i 37 punti del solito Steph Curry, che fallisce però la tripla del possibile sorpasso a 20 secondi dalla sirena. Per lui alla fine 13/31 dal campo con 8/20 dall’arco, 9 rimbalzi e due assist. Andrew Wiggins ne mette 26, mentre Draymond Green chiude con 7 punti, 12 rimbalzi e 9 assist.
OKLAHOMA CITY THUNDER-SACRAMENTO KINGS 99-103
Terzo successo consecutivo per Sacramento, che arriva grazie alla doppia doppia di Buddy Hield, autore di 18 punti e 11 rimbalzi, e alla tripla doppia sfiorata da Delon Wright, che chiude con 13 punti, 10 rimbalzi e anche 8 assist. Ne mette altri 18 Terence Davis, importanti per sopperire alle assenze di De’Aaron Fox e Harrison Barnes. 21esima sconfitta nelle ultime 23 gare disputate in casa per Oklahoma, che finisce sotto anche di 17 punti nel terzo quarto ma poi reagisce guidata dai 24 punti con anche 11 rimbalzi di Darius Bazley e dalla buona prova dell’argentino Gabriel Deck, autore di 16 punti. Sono invece 17 i rimbalzi collezionati da Moses Brown che segna però solo 6 punti. Brutte le percentuali di OKC: sotto il 36% dal campo e solo il 30% dall’arco.
DETROIT PISTONS-CHARLOTTE HORNETS 99-102
LaMelo Ball guida Charlotte al successo con 23 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e un ottimo 3/5 dall’arco e si conferma così tornato ad alto livello dopo il lungo stop per infortunio. 18 i punti di Terry Rozier, 17 per Caleb Martin. Decisiva anche la doppia doppia da 10 punti e 12 rimbalzi di McDaniels. Charlotte conferma l’ottavo posto a Est. A Detroit non bastano i 35 punti di uno scatenato Hamidou Diallo, che tira benissimo (14/22 dal campo) segnando anche 4 triple su 6 tentativi. Nella sua partita anche 7 rimbalzi e una stoppata. Doumbouya ne mette a segno 20 con 8 rimbalzi. Quarta sconfitta consecutiva per i Pistons, che restano ultimi a Est.