Piero Ausilio tira le somme della stagione dell'Inter e guarda già al futuro: "La nostra è un’ottima squadra, ma Conte ha fatto la differenza e noi ce lo teniamo stretto - ha detto il ds nerazzurro -. Questo scudetto è solo l’inizio. Personalmente, dopo tanti anni difficili che ho vissuto, ci voleva. È stato un percorso complicato, non è facile cambiare tre proprietà e vincere. Per quanto riguarda la famiglia Suning il tempo è stato quello giusto, hanno dato continuità ad alcuni del vecchio management e hanno preso Marotta. Ora abbiamo ancora quattro partite da onorare, cerchiamo di chidere bene. Poi avremo modo di programmare con la società e con l'allenatore quello che sarà il futuro. Intanto vogliamo goderci questo successo e dividerlo con i nostri tifosi".
Ausilio, parlando ai microfoni di Sky Sport, si è poi soffermato sul 'patto di Villa Bellini' dell'estate scorsa, smontandone un po' l'aura leggendaria: "Quello di Villa Bellini è stato fatto passare come un meeting incredibile, invece nel quotidiano avvengono sempre incontri del genere. Ci saranno degli incontri con Conte nei prossimi giorni come è giusto che sia. Li organizzeremo cercando di fare in modo che siano il più riservati possibile".
Il dirigente ha anche speso qualche parola per il suo presidente, Steven Zhang: "Era molto emozionato, forse dalla Cina non aveva la consapevolezza di cosa potesse comportare vincere uno scudetto. Era orgoglioso e felice di quello che era stato fatto. Non è da tutti da vincere così giovane e in così poco tempo".
Poi, il punto sulla questione rinnovi e sui piani di mercato: "So perfettamente quali sono i giocatori più importanti del club. Cercheremo di fare in modo che i migliori possono restare, assecondando anche le richieste economiche del club. Per Bastoni dobbiamo solo formalizzare, non cambia nulla aspettare 10-15 giorni. Non appena ci presenteranno il nuovo progetto finanziario del club, affronteremo la cosa. Anche per Lautaro non credo che il rinnovo possa rappresentare chissà quale problema. Eravamo a buon punto, però il fatto che abbia cambiato gli agenti ci ha messo nelle condizioni di dover ricominciare da capo. Eriksen? È un professionista pazzesco, ha sorpreso anche noi. Ha avuto difficoltà d’ambientamento, è arrivato all’Inter e il campionato si è fermato 2-3 mesi, ci ha messo un po’, ma da quando l’abbiamo ritrovato siamo contentissimi di commentare quello che sta facendo".
Infine, inevitabile, un commento sul ritorno in Serie A di José Mourinho: "Sposterà tantissimo. Parliamo di un grandissimo allenatore, che farà benissimo sia alla Roma sia al calcio italiano. Darà tanta positività, ci divertiremo tutti. Sono contento di averlo tra noi. Rivederlo all'Inter? Non c’è mai stata la possibilità di un suo ritorno. Abbiamo portato avanti un percorso diverso e l’abbiamo concluso con Antonio Conte".