Dall’8 al 30 maggio, su e giù per lo Stivale, vivendo la corsa a tappe su strada più famosa al mondo assieme al Tour de France e la Vuelta di Spagna. Il Giro d’Italia si snoda tra le regioni su tappe in linea e a cronometro di pianura, collina e montagna, attraversando Alpi e Appennini.
Prima frazione, una cronometro individuale di 9 km, che si districa per le vie di Torino. Poi una tappa adatta ai velocisti da Stupinigi a Novara (173 km), mentre la terza parte da Biella per terminare a Canale dopo 187 km. Primo arrivo in salita, nella quarta tappa, a Sestola con partenza da Piacenza. La parola ai velocisti nella Modena-Cattolica di mercoledì 12 maggio. Sesta frazione molto insidiosa con un importante dislivello (3400 metri) che porta il gruppo dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno con due Gran Premi della Montagna (GPM, con cui i quali si assegnerà la maglia azzurra) nel mezzo. La Notaresco-Termoli (178 km), un'altra tappa adatta alle ruote veloci del gruppo. Sabato 15 maggio la Foggia-Guardia Sanframondi (173 km) con ancora difficoltà altimetriche con il GPM di Bocca della Selva a 53 km dal traguardo. Inedito arrivo in salita in Abruzzo, a Campo Felice, nella frazione di domenica 16 maggio con partenza da Castel di Sangro. Una tappa con ancora 3400 metri di dislivello che prevede tre Gran Premi della Montagna prima dell’erta finale. La 10ª tappa di lunedì 17 maggio, da L’Aquila a Foligno, può adattarsi a fughe da lontano o colpi di mano nel finale. Ecco quindi il primo giorno di riposo, previsto per martedì 18.
Si riparte, mercoledì 19, con una tappa che promette spettacolo da Perugia a Montalcino con una prima parte ondulata mentre negli ultimi 70 km ben 35 saranno di Strade Bianche. La Siena-Bagno di Romagna rende omaggio a due uomini speciali che hanno reso grande il ciclismo: Gino Bartali e Alfredo Martini. La corsa tocca, infatti, sia Ponte a Ema che Sesto Fiorentino per concludersi a Bagno di Romagna dopo 3 GPM. Nel ricordo di Dante Alighieri, nel 700º anniversario dalla morte, la 13ª tappa da Ravenna (dove il Sommo Poeta è sepolto) a Verona che attende gli sprinter. Sabato 22 maggio, con partenza da Cittadella, è il giorno del temuto Zoncolan (si sale dal versante di Sutrio). La Grado-Gorizia prevede un circuito da ripetere tre volte che sconfina nella vicina Slovenia. La Sacile-Cortina d’Ampezzo di lunedì 24 maggio, nella città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali, chiude la seconda settimana.
Dopo il secondo giorno di riposo si riparte con un’altra tappa di montagna da Canazei a Sega di Ala (arrivo in salita). Da scalare, prima dell’ascesa finale, il Passo San Valentino. Giovedì 27 maggio, la 18ª tappa da Rovereto a Stradella. Muove da Abbiategrasso la tappa numero 19 che termina sull’Alpe di Mera in Valsesia. Questa frazione comprende anche l’ascesa del Mottarone e quella della Colma di Varallo. Da Verbania parte una tappa contrassegnata da cinque stelle di difficoltà e 4800 metri di dislivello che termina sull’Alpe di Motta nella Valle Spluga in Valtellina. Da scalare anche il Passo San Bernardino e il Passo dello Spluga, due salite che porteranno il gruppo oltre i 2000 metri. Gran finale, domenica 30 maggio, con una cronometro individuale di 29,4 km che parte da Senago e termina sotto il Duomo di Milano.