BASKET

Nba: Portland stende i Lakers che scivolano in zona play-in. Vincono Philadelphia, Utah e Phoenix

I Blazers vincono 106-101 e superano i gialloviola, ora fuori dai playoff. Tutto invariato in vetta ad Est e Ovest: Jazz e 76ers superano Nuggets e Pelicans

Brutto ko nella notte Nba per i Lakers: ancora senza LeBron James, i gialloviola perdono 106-101 contro i Blazers, che li costringono momentaneamente al play-in. Philadelphia e Utah restano in vetta ad Est e Ovest battendo Pelicans (109-107) e Nuggets (127-120): all'inseguimento, però, ci sono sempre i Suns (128-195 ai Knicks) e i Bucks (141-133 ai Rockets). Miami entra in zona playoff grazie al 121-112 su Minnesota e al ko di Boston a Chicago.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-LOS ANGELES LAKERS 106-101

La notizia della notte Nba è che, a cinque partite dalla fine della Regular Season, i Lakers scivolano al settimo posto dopo il 106-101 subìto contro Portland: al momento, i campioni in carica sarebbero costretti al play-in, tanto criticato dallo stesso LeBron James, ancora assente. A penalizzare i gialloviola, che si affidano di nuovo ad Anthony Davis (36 punti, 12 rimbalzi e 5 assist), è l'avvio di gara: la differenza, nel 106-101 in favore dei Blazers, la fa infatti il 36-22 del primo quarto. Nell'ultimo, i Lakers riescono a portarsi anche a -2, per poi essere ricacciati indietro da Lillard, top scorer con 38 punti. Adesso, Portland ha una gara di vantaggio e gli scontri diretti a favore: un arrivo a parità di vittorie condannerebbe LeBron James e compagni a giocarsi il play-in.

UTAH JAZZ-DENVER NUGGETS 127-120

Utah si conferma in vetta ad Ovest grazie al 127-120 su Denver, risultato che permette ai Jazz di conservare il vantaggio di una partita su Phoenix: i Nuggets, invece, tornano al quarto posto cedendo il terzo ai Clippers. Una vittoria arrivata nei minuti conclusivi, come racconta il 29-20 dell'ultimo parziale in favore di Utah e che porta la firma di Bojan Bogdanovic, che raggiunge il massimo in carriera con 48 punti, 8 rimbalzi e 2 assist. Denver ci prova aggrappandosi al solito Jokic, ad un solo rimbalzo dalla tripla doppia (con 24 punti e 13 assist), e a Porter, che ne mette a referto 31, ma è costretta a cedere dopo aver passato sei minuti senza mai mettere in difficoltà la difesa dei Jazz. Con cinque partite da giocare, Utah resta ad una vittoria di vantaggio su Phoenix.

PHILADELPHIA 76ERS-NEW ORLEANS PELICANS 109-107

Nella Eastern Conference, è il 5-0 degli ultimi minuti firmato da Joel Embiid e Tobias Harris a regalare rimonta e vittoria a Philadelphia, che resta in vetta grazie al 109-107 su New Orleans. Successo fondamentale, perché a cinque giornate dalla fine il vantaggio dei 76ers su Bucks e Nets è di tre partite. Gran merito va proprio al camerunense, che mette a referto 37 punti, 13 rimbalzi, 3 assist e con due suoi liberi permette ai suoi di portarsi ad un punto dai Pelicans prima della tripla finale di Harris. Crolla invece New Orleans, senza Zion Williamson e all'ottavo ko in tredici partite: adesso, il rischio di rimanere fuori dalla zona play-in, dato che San Antonio decima ha due gare di vantaggio e una partita in meno, è sempre più concreto. Sono tre, invece, le vittorie di distacco tra Philadelphia e le inseguitrici: il primo posto è ad un passo.

PHOENIX SUNS-NEW YORK KNICKS 128-105

I Suns non hanno intenzione di lasciar scappare via Utah: il 128-105 cancella il ko di Atlanta e vale il 48-19 stagionale, contro il 49-18 dei Jazz. Merito di un secondo tempo esplosivo: 72-42 dopo il 56-63 in favore dei Knicks, che incassano la seconda sconfitta consecutiva e rinunciano matematicamente al terzo posto della Eastern Conference. A trascinare Phoenix è DeAndre Ayton, in doppia doppia con 26 punti, 15 rimbalzi e un assist, aiutato dal solito Chris Paul (17 punti e 11 assist). New York, invece crolla nonostante i 24 punti (con 11 rimbalzi) di Randle e i 23 di Barrett. A cinque partite dalla fine della Regular Season, i Knicks non possono ancora festeggiare la matematica partecipazione ai playoff: Boston, infatti, resta ad appena due vittorie di distanza nonostante il ko di Chicago.

MILWAUKEE BUCKS-HOUSTON ROCKETS 141-133

Ad Est, Milwaukee raggiunge Brooklyn al secondo posto all'inseguimento di Philadelphia. Nel 141-133 dei Bucks su Houston è determinante il terzo quarto: 43-29 dopo il +1 (64-65) di fine primo tempo. I Rockets, sempre più in fondo alla Western Conference, provano a rientrare, ma sono costretti al 51esimo ko in 67 partite nonostante il top scorer Martin jr, autore di 26 punti. Milwaukee, invece, può contare su tre giocatori con almeno 20 punti (Lopez, Middleton e Holiday rispettivamente a 24, 23 e 20) e sul solito Giannis Antetokounmpo, in doppia doppia con 17 punti e 11 rimbalzi e vicino alla tripla doppia visti i 7 assist. Adesso, tra i Bucks e i Nets è parità assoluta, con 43 vittorie e 24 sconfitte a cinque giornate dalla fine della Regular Season. Un ultimo crollo, invece, regalerà a Houston il poco invidiabile record di ko in Nba.

CHICAGO BULLS-BOSTON CELTICS 121-99

Brutto ko per Boston: a Chicago, i Celtics perdono 121-99 e scivolano in zona play-in, cedendo il sesto posto a Miami. I Bulls chiudono il discorso già a fine terzo quarto (94-74 dopo il 60-46 di fine primo tempo) e si aggiudicano tutti i parziali grazie ai 50 punti della coppia composta da Zach LaVine e da Coby White (entrambi a 25) e dalla strepitosa tripla doppia di Vucevic, autore di 18 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Boston, invece, crolla nonostante la super prestazione di Kemba Walker, che mette a referto 33 punti. Ad oggi, i Celtics sarebbero costretti al play-in: il prossimo scontro diretto proprio contro Miami ha il sapore di ultima spiaggia. Chi invece spera proprio nel play-in è Chicago, che però è lontana tre partite dal decimo posto di Washington.

MIAMI HEAT-MINNESOTA TIMBERWOLVES 121-112

Ad approfittare della sconfitta di Boston è proprio Miami, che si prende momentaneamente il sesto posto con il 121-112 su Minnesota. A regalare un importante successo agli Heat è il rientrante Tyler Herro, top scorer con 27 punti contro i Timberwolves. Sono i parziali centrali (31-22 e 30-24) a fare la differenza, con gli ospiti che non riescono ad evitare il terzo ko di fila nonostante Karl-Anthony Towns viaggi a numeri migliori di Herro (stessi punti e assist, con tre rimbalzi in più): la buona notizia è che l'ultimo posto è lontano, ma i Timberwolves proveranno ad evitare anche il penultimo tentando la rimonta su Oklahoma. Per Miami, invece, si spalancano, seppur momentaneamente, le porte dei playoff: una vittoria su Boston nel prossimo turno vorrebbe dire mettere quasi in cassaforte la qualificazione.

DALLAS MAVERICKS-CLEVELAND CAVALIERS 110-90

Tutto facile per Dallas: 62 dei 110 punti rifilati ai Cavs arrivano nel primo quarto, con un perentorio 62-37 ad anticipare di fatto il successo su Cleveland, che nel secondo tempo riesce solo a rendere meno amaro il 46esimo ko, il nono di fila e il dodicesimo nelle ultime tredici partite. Chi non partecipa al successo dei Mavs è Nicolò Melli, in panchina per tutto il match, mentre Luka Doncic supera i 5mila punti in carriera: è il quarto più giovane di sempre a raggiungere questa cifra. La vittoria tiene saldamente al quinto posto Dallas, che ha ora rispettivamente una e due gare di vantaggio rispetto a Portland e Lakers, impegnate nella lotta per evitare il play-in nella Western Conference e protagoniste dello scontro diretto che, di fatto, mette i Mavs in una posizione più comoda in vista delle cinque partite rimaste.

SACRAMENTO KINGS-SAN ANTONIO SPURS 104-113

Con un ultimo quarto da urlo (35-23), San Antonio rimonta Sacramento e interrompe la serie di cinque ko consecutivi, centrando un successo fondamentale per blindare il play-in ad Est. Una vittoria per 113-104 garantita dai 25 punti di DeMar DeRozan e dai 22 di Murray, in un match che vede gli Spurs aggiudicarsi il primo tempo (52-49), ma rischiare di perdere per strada una vittoria cruciale per regalarsi la possibilità di accedere ai playoff tramite la novità della stagione. Sacramento, invece, perde lo scontro diretto per continuare a credere nella post season e resta a tre partite di distanza dagli uomini di Popovich, che approfittano anche del ko dei Pelicans per portarsi a due vittorie di margine sull'undicesima posizione, con una partita in meno da giocare.

CHARLOTTE HORNETS-ORLANDO MAGIC 122-112

Charlotte torna alla vittoria ad Est battendo 122-112 Orlando, sempre penultima ma a rischio sorpasso. Gli Hornets vincono grazie ad un gran secondo tempo: 62-50 dopo il 60-62 dei primi due quarti, con Rozier autore di 28 punti, 5 assist e 6 rimbalzi e LaMelo Ball a quota 27. I Magic, invece, cadono nonostante i 26 punti di Dwayne Bacon e i 22 di Anthony, oltre ad un Mohamed Bamba capace di mettere a referto ben 18 rimbalzi. Charlotte è ora vicinissima a blindare il play-in: ancora una vittoria e l'undicesimo posto di Chicago sarà definitivamente alle spalle, con il sesto di Miami difficile ma non impossibile da raggiungere. Orlando, invece, incassa il 46esimo ko in stagione: stesso risultato di Cleveland, ma ora l'ultimo posto di Detroit è lontano appena una gara.