NBA

Nba: Davis trascina i Lakers contro Phoenix, i Mavs di Melli stendono Cleveland

L'ex New Orleans mette a referto 42 punti nel 123-110 ai Suns. Nove, invece, per l'azzurro nel successo di Dallas sui Cavaliers nonostante l'espulsione di Doncic, Celtics e Clippers ko

La notte Nba vede assoluto protagonista Anthony Davis, che con 42 punti e 12 rimbalzi è decisivo nel 123-110 che i Lakers rifilano a Phoenix. Nicolò Melli, invece, va a un canestro dalla doppia cifra con Dallas nel 124-97 dei Mavs a Cleveland maturato nonostante l'espulsione di Doncic. Crollano Celtics e Clippers, battuti in casa dai Miami Heat (130-124) e dai Knicks (106-100). Vincono New Orleans, Minnesota, Sacramento e Chicago. 

LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 123-110
Semplicemente dominante. Non c'è aggettivo migliore per definire Anthony Davis e la sua prestazione contro Phoenix, che crolla 123-110 contro i Lakers e vede allontanarsi la vetta ad Ovest. Ancora senza LeBron James e con l'ulteriore assenza di Kuzma, l'ex New Orleans trascina i gialloviola ad un successo fondamentale per continuare a credere nell'accesso diretto ai playoff: 42 punti, 12 rimbalzi e 5 assist. La miglior partita in stagione per Davis, determinante nella vittoria dei campioni in carica, che nel corso del match arrivano ad avere un +23 di vantaggio messo in dubbio soltanto nel finale dai Suns, che perdono nonostante i 24 punti di Payne e i 21 di Booker. Con questo successo, i Lakers restano ad una sola partita di distanza dal sesto posto di Portland nella Western Conference. Il secondo, invece, sembra ormai il piazzamento definitivo di Phoenix, a due partite di distanza dal primo di Utah e con tre vittorie in più dei Clippers terzi, con soli quattro match rimasti da disputare.

BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 124-130
Colpaccio di Miami, che vince a Boston e fa un decisivo passo in avanti verso l'accesso diretto ai playoff. Gli Heat si impongono 130-124 in casa dei Celtics con un primo tempo da urlo, nel quale mettono a segno ben 79 punti e si guadagnano il +26 (79-53) che resiste nonostante il tentativo di rientro di Boston (71-51 il risultato del secondo tempo). Un successo che arriva nonostante i 59 punti messi a segno da Fournier (30) e da Tatum (29), mentre è Jimmy Butler, vicino alla tripla doppia con 26 punti, 11 assist e 8 rimbalzi, a regalare ai suoi un successo fondamentale per assicurarsi il sesto posto ad Est. Con quattro partite rimaste da giocare, Boston è a due successi di distanza dagli Heat: il play-in sembra ormai inevitabile per i Celtics, al terzo ko nelle ultime quattro partite e staccati forse in maniera definitiva da Miami, che trova anche l'aggancio al quinto posto di Atlanta.

LOS ANGELES CLIPPERS-NEW YORK KNICKS 100-106
Brutto ko per i Clippers, battuti 106-100 in casa dai Knicks: una sconfitta che allontana in maniera definitiva il secondo posto ad Ovest, nonostante la matematica non condanni ancora Los Angeles, che non riesce ad approfittare del ko dei Suns contro i rivali cittadini dei Lakers. Due sono gli uomini di copertina della vittoria di New York: Derrick Rose, autore di 25 punti, e Julius Randle, che tocca quota 14 sia nei punti che negli assist e contribuisce con i canestri finali al successo dei Knicks, sempre più vicini a blindare un posto nella griglia dei playoff. I Clippers, invece, crollano nonostante i 29 punti di Kawhi Leonard e restano a tre vittorie di distanza da Phoenix, con invece una gara di vantaggio rispetto al quarto posto occupato dai Denver Nuggets.

CLEVELAND CAVALIERS-DALLAS MAVERICKS 97-124
Nonostante Luka Doncic salti praticamente metà partita a causa di un espulsione provocata da un colpo a Sexton, Dallas domina e vince 124-97 contro Cleveland, al decimo ko consecutivo e il tredicesimo nelle ultime quattordici. Partita senza storia: dopo il 64-53 del primo tempo che tiene ancora in vita i Cavaliers, è il terzo parziale (34-19) a piegare definitivamente una squadra mai in corsa per la vittoria. Neanche l'espulsione dello sloveno rimette in corsa Cleveland, che non va oltre i 24 punti di Sexton. Dallas, invece, rimedia all'assenza di Doncic con i 25 punti di Hardaway e i 20 di Richardson, ma c'è gloria anche per Nicolò Melli: l'italiano mette a referto 9 punti, 4 rimbalzi e 3 assist, andando ad un passo dalla doppia cifra. Il successo, il quarto di fila, consente a Dallas di restare al quinto posto ad Ovest e di avvicinarsi sempre di più ai playoff. Ennesima sconfitta di una stagione da dimenticare, invece, per Cleveland, penultima insieme ad Orlando nella Eastern Conference.

CHARLOTTE HORNETS-NEW ORLEANS PELICANS 110-112
Vittoria in rimonta per New Orleans, che con il 112-110 a Charlotte resta in corsa per un posto nel play-in ad Ovest. Brutta sconfitta per gli Hornets, ko nonostante i 43 punti di Rozier, che tocca il suo massimo in carriera ma è costretto ad arrendersi di fronte ai Pelicans, che si aggrappano a Bledsoe, in doppia doppia con 24 punti e 11 assist. Un successo che New Orleans costruisce nel secondo tempo: dopo il +10 del primo (67-57), nella ripresa arriva un +12 nel quale è decisivo lo scatto dell'ultimo parziale (23-14). I Pelicans restano in scia di San Antonio, che ha però una vittoria in più e una gara in meno da disputare: il play-in, insomma, è tutt'altro che nelle mani di New Orleans. Ad Est, invece, Charlotte è fuori dalla zona playoff, con Miami sesto a quattro partite di distanza, ma sicuro di disputare il play-in, viste le quattro vittorie in più rispetto a Chicago.

DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 96-108
Sono i soliti Zach LaVine e Nikola Vucevic a trascinare alla vittoria Chicago, che centra il terzo successo di fila, ma che probabilmente si è svegliata troppo tardi nella rincorsa ad un quasi impossibile play-in ad Est. I due All-Star mettono a referto 59 punti, 29 dei quali realizzati dal montenegrino, in doppia doppia con anche 16 rimbalzi. Ai Bulls, di fatto, basta un tempo per avere ragione dell'ultima in classifica: dopo i primi 24 minuti, infatti, il risultato è già ben indirizzato, visto il 57-39 in favore di Chicago. A poco basta il tentativo di rientrare nel match di Detroit, che non va oltre un +6 nel secondo tempo e i 21 punti di Hayes. A quattro partite dalla fine della Regular Season, Chicago ha due vittorie in meno degli Indiana Pacers che, oltretutto, hanno una partita in meno rispetto ai Bulls. Detroit, invece, è alla 49esima sconfitta in 69 match disputati: solo Houston ha fatto peggio.

ORLANDO MAGIC-MINNESOTA TIMBERWOLVES 96-128
Primo tempo da urlo per Minnesota, che vince 128-96 e si allontana dal penultimo posto di Oklahoma. Dopo i 24 minuti di apertura, infatti, il match è già archiviato: i Timberwolves chiudono con un clamoroso +30 (74-44) e toccano addirittura il +43 nel terzo quarto. Un match mai in discussione in cui pesano i 27 punti messi a segno sia da D'Angelo Russell, che aggiunge 6 rimbalzi e 8 assist, che da Karl-Anthony Towns, che mette a referto anche 9 rimbalzi e 4 assist e si avvicina alla doppia doppia, con Edwards in doppia doppia (16 punti e 10 rimbalzi). L'unico a lottare davvero tra i Magic è invece Hampton, top scorer dei suoi con 19 punti. Minnesota approfitta del ko di Oklahoma ed evita matematicamente l'ultimo posto, mentre Orlando incassa la terza sconfitta consecutiva e condivide ora con i Timberwolves lo score stagionale: 21 vittorie e 47 sconfitte.

SACRAMENTO KINGS-OKLAHOMA CITY THUNDER 126-98
Tutto facile per Sacramento, che vince 126-98 contro Oklahoma, sempre più in fondo ad Ovest. I Kings si assicurano il successo già nel primo tempo (71-51), ma non si accontentano e si presentano agli ultimi 12 minuti con un devastante +35 (106-71). Una partita in cui a fare la differenza è il collettivo: i top scorer sono Harkless e Davis con appena 18 punti, ma sono in otto ad andare in doppia cifra. Oklahoma si presenterà al rematch con numeri sempre più impietosi: sono 23 le sconfitte nelle ultime 25 partite, con i soli successi contro Boston e Toronto a fare da eccezione in una Regular Season da dimenticare per i Thunder. Sacramento, invece, ottiene la quinta vittoria nelle ultime sei partite e sale a 30 successi in stagione, due in meno di San Antonio che però ha ancora cinque sfide da disputare: il 7-3 delle ultime 10, con molta probabilità, non basterà ai Kings per qualificarsi al play-in.

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