FIGC

Benevento, la procura Figc apre fascicolo d’indagine dopo le frasi di Vigorito

Il presidente dei sanniti, furioso dopo il rigore tolto al Var, ha attaccato pesantemente Mazzoleni: "Ammazza le squadre del Sud"

La bufera scoppiata dopo il 90’ di Benevento-Cagliari non si è ancora placata e potrebbe avere pesanti conseguenze per il presidente dei sanniti, Oreste Vigorito, che dopo il match ha attaccato pesantemente l’addetto al Var Mazzoleni accusandolo di voler “ammazzare le squadre del Sud”. La Procura Figc ha aperto infatti un fascicolo d’indagine sulle dichiarazioni rilasciate da Vigorito e da alcuni dirigenti del club dopo la sconfitta coi sardi che può costare la retrocessione e ora rischiano tutti un deferimento.

"Quando vogliono uccidere una squadra del sud, mandano Mazzoleni ad arbitrare. Nemmeno il monitor sa guardare" ha attaccato Vigorito, ma a perdere le staffe non è stato solo il presidente perché il direttore sportivo dei sanniti, Pasquale Foggia, dopo la gara ha inveito contro l'auto di Mazzoleni invitandolo a riguardarsi le immagini dell'azione e tacciandolo di malafede: "Il leggero contatto lo devi rivedere se hai una coscienza. Qui ci giochiamo la vita e tu hai la coscienza sporca. Sia da arbitro che da Var, hai sempre avuto la coscienza sporca".

Frasi che sono costate a Foggia una squalifica fino al 25 maggio e un'ammenda di 10mila euro decisi dal Giudice Sportivo per “avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, rivolto all’Arbitro espressioni gravemente offensive; per avere, successivamente, nello spazio antistante gli spogliatoi degli Uffciiali di gara, rivolto epiteti gravemente ingiuriosi all’Arbitro e a, Var, non percepiti dai medesimi soggetti (infrazione rilevata dai collaboratori della Procura Federale); per avere infine, nel parcheggio interno dello stadio, mentre gli Ufficiali di gara si accingevano a uscire, rivolto al Var, con atteggiamento intimidatorio, reiterate frasi ingiuriose.” 

Parole durissime come quelle del sindaco di Benevento, Clemente Mastella ("Ci sentiamo offesi come città per questo furto sportivo che grida vendetta. Non è possibile decidere avendo già deciso di farci retrocedere. È una vergogna" ha scritto sul proprio profilo Facebook), e quelle di Pippo Inzaghi, che in serata ha sollevato più di un dubbio: “Visto che lo stesso Var non era intervenuto in Napoli-Cagliari su Osimhen, non c’è discussione – ha detto il tecnico dei sanniti - L’arbitro mi ha detto che il tocco era lieve, ma lui aveva dato rigore. È stato un errore che non capisco. Se l’arbitro fischia, il Var non può intervenire. Secondo voi è normale mandare lo stesso Var al Cagliari dopo tante polemiche col Napoli?”.

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IL RIGORE FINISCE IN PARLAMENTO
Benevento-Cagliari finisce in parlamento dopo le polemiche sul rigore non concesso ai campani. La senatrice Sandra Lonardo di Forza Italia, moglie di Clemente Mastella attuale sindaco di Benevento, annuncia un'interrogazione al premier Draghi, sostenendo che "l'arbitro Mazzoleni ha agevolato il Cagliari". "Presenterò una interrogazione parlamentare al presidente del consiglio, Mario Draghi, come titolare dello sport, anche se la delega è affidata ad un sottosegretario, per chiedere di riferire, al Parlamento, sulla strana vicenda della presenza dell'arbitro di calcio Mazzoleni, sia a Napoli che a Benevento. In entrambi i casi, era il Cagliari a giocare. E nei due casi, Mazzoleni ha annullato un goal regolare al Napoli, quindi agevolando il Cagliari, e questa volta, a Benevento, negando alla squadra di casa un rigore, favorendo, così, la squadra avversaria. Chiederò al presidente del consiglio di conoscere le ragioni di questa doppia presenza di Mazzoleni e se non ritenga che episodi come questi contrastino con la correttezza sportiva, demolendo l'idea, anche pedagogica, che lo sport rappresenta", scrive la senatrice sulla sua pagina Facebook ufficiale.

I TIFOSI: “CI AVETE ROTTO IL CA…LCIO”
"Ci avete rotto il ca…lcio" è la scritta che compare, da ieri notte, su uno striscione dei tifosi giallorossi della Curva Sud dopo la sconfitta casalinga per la sfida salvezza del Benevento contro il Cagliari. "Si è consumato un altro scempio - scrivono i tifosi in un post pubblicato sui social - di cui siamo ancora vittime. Il sistema calcio ci vuole fuori dalla Serie A per favorire ben altre società, come un Cagliari che nonostante abbia una rosa qualitativamente di ben altro spessore, si è ritrovato a lottare per non retrocedere con il Benevento. Appoggiamo pienamente la dura denuncia effettuata dal presidente Vigorito contro il sistema". “È vero, da parte nostra - continuano - c'è la responsabilità di aver sciupato un largo vantaggio, ma le partite devono essere decise in maniera equa ed equilibrata, aspetti abbastanza scontati che oggi non si sono visti. È una vergogna. Se questo è il calcio della Serie A, fatto di interessi e speculazioni, siamo pronti a tornare tra i cadetti a testa alta. Probabilmente - aggiungono i tifosi - siamo troppo puliti per stare in questo mondo d'elite, in cui fa più rumore un tiro di Ronaldo che la passione di intere realtà che vivono il calcio con uno spirito genuino e ricco di passione". "Alla squadra - conclude il post - chiediamo di onorare la maglia fino all'ultimo secondo. Poi vedremo il campo, se privo di condizionamenti esterni, cosa ci dirà. Ci resta solo la consapevolezza che avete rovinato lo sport più bello del mondo tra milioni di euro, diritti tv, superleghe e interessi. Ci avete rotto il ca…lcio. Fieri di essere Beneventani"

VIGORITO: "NESSUN RIPENSAMENTO"
"Non ho ripensamenti su quello che ho detto, in maniera anche corretta ho denunciato una situazione sotto gli occhi di tutti. C'è l'intervento di un arbitro Var che infrange il regolamento che gli vieta di intervenire su una valutazione di un fallo e un arbitro che in base al richiamo cambia la decisione. Questo vuol dire dare una svolta a quella che è stata la stagione del Benevento. C'è la ripetizione di un errore dello stesso arbitro già fatto sette giorni prima. Una scelta fatta sicuramente in buona fede dal designatore ma con superficialità rispetto a quelli che sono gli aspetti non solo sociali ma anche economici, perché si distrugge una stagione intera e la voglia di fare calcio". Così a LaPresse, Oreste Vigorito, presidente del Benevento, tornato sul rigore negato al Benevento nella sfida salvezza di ieri contro il Cagliari. "Ci sono troppe ombre su una persona per mandarlo a dirigere due volte partite di questa importanza con la stessa squadra. Non ricordo un caso anologo", ha aggiunto. "Se ne ho parlato in Lega? Lei pensa che in Lega parlino di questi argomenti? Penso si possa fare giustizia. Spero che i vertici del calcio, che sono lì anche perché noi li votiamo, si rendano conto che in questo modo la credibilità del calcio italiano perde molto di più di quanto pensano. Non è una questione se le altre Leghe guadagnano di più, se il calcio italiano viene pagato meno dagli operatori evidentemente ci sono altre motivazioni che non solo quelle dei calciatori, visto che i migliori stanno in Italia", ha concluso.

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