NBA

Nba: LeBron e Davis trascinano i Lakers. Vincono Phoenix, Brooklyn e Milwaukee

I gialloviola battono 122-115 i Pacers e conservano il sesto posto che vale i playoff. Suns ancora in corsa per la vetta ad Ovest: 140-103 agli Spurs. Ad Est, Nets e Bucks battono Chicago e Miami

© afp

La notte Nba segna il ritorno di LeBron James con i Lakers: e la stella dei campioni in carica, insieme ad Anthony Davis, è decisiva nel 122-115 ai Pacers che tiene i gialloviola in corsa per l'accesso diretto ai playoff. Ad Ovest, Phoenix può ancora chiudere al primo posto grazie al 140-103 su San Antonio. Ad Est, Brooklyn e Milwaukee si giocano invece la seconda posizione dopo le vittorie contro Chicago (105-91) e Miami (122-108).

INDIANA PACERS-LOS ANGELES LAKERS 115-122

L'ottimo avvio di match e il ritrovato LeBron James, insieme ad Anthony Davis, regalano ai Lakers un fondamentale successo in ottica playoff: 122-115 in casa dei Pacers. Il +7 finale dei campioni in carica, di fatto, matura già nel primo quarto, con il 36-28 dei primi 12 minuti a spianare la strada. I parziali centrali terminano in parità (28-28 e 32-32), mentre nel quarto Indiana riesce a vincere soltanto di un punto. Davis chiude da top scorer: 28 punti (come LeVert tra i Pacers) con 10 rimbalzi e 5 assist, mentre LeBron James ne mette a referto 24 con 7 rimbalzi e 8 assist, con anche Drummond in doppia doppia (11 punti e 15 rimbalzi). Con questa vittoria, i Lakers salgono a 41-30 di record stagionale, lo stesso di Portland: decisiva la sfida ai Pelicans, matematicamente fuori dal play-in, mentre i Blazers affronteranno Denver.

SAN ANTONIO SPURS-PHOENIX SUNS 103-140

Phoenix dilaga in casa di San Antonio e continua a credere nella vetta ad Ovest. I Suns stravincono 140-103 in un match deciso principalmente dall'avvio di primo tempo e di ripresa: i parziali di 34-17 e 41-23 e il massimo vantaggio di +42, di fatto, assicurano la vittoria agli inseguitori dei Jazz. Phoenix manda sette giocatori in doppia cifra, con Booker top scorer con 27 punti e Chris Paul che ne mette a referto 16 con anche 10 assist, chiudendo in doppia cifra. Gli Spurs, invece, non vanno oltre i 18 punti messi a segno da Dieng e da Johnson, con Eubanks in doppia doppia con 15 punti e 11 rimbalzi. Un ko indolore per San Antonio, già sicura del decimo posto e qualificata quindi al play-in. I Suns, invece, ottengono il cinquantesimo successo, risultato raggiunto soltanto da Utah, a cui Phoenix contenderà la vetta nell'ultima giornata di Regular Season: servirà una vittoria nel rematch contro gli Spurs e un ko dei Jazz a Sacramento.

BROOKLYN NETS-CHICAGO BULLS 105-91

Brooklyn centra la quarta vittoria consecutiva e ritrova i Big Three, insieme per la prima volta dopo tre mesi. Il 105-91 arriva grazie al secondo e al quarto parziale, terminati rispettivamente 33-22 e 26-20. Un match in cui su tutti brilla Kyrie Irving, che realizza 22 punti, mentre Durant (12) e Harden (5) ne realizzano insieme appena 17: ad offrire un contributo importante, allora, è Jeff Green con 19 punti. Chicago, invece, crolla nonostante il 12-0 in avvio di gara e il top scorer Patrick Williams, al massimo stagionale con 24 punti, con Young e Vucevic in doppia doppia rispettivamente con 19 e 10 punti e 13 e 11 rimbalzi. I Chicago Bulls sono aritmeticamente undicesimi in Eastern Conference: affronteranno nell'ultimo match stagionale i Bucks, che invece contenderanno il secondo posto proprio ai Nets, in vantaggio di una partita.

MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 122-108

Milwaukee centra la terza vittoria di fila e resta in corsa per il secondo posto ad Est grazie al 122-108 rifilato a Miami. I Bucks si assicurano il successo già nel primo tempo, con il 44-28 del parziale di apertura che regala subito un ottimo vantaggio ad Antetokounmpo e compagni, con gli Heat che provano invano a riavvicinarsi nell'ultimo quarto. Il greco realizza 15 punti sfiorando la doppia doppia con 9 rimbalzi, ma sono Forbes e Middleton (entrambi a 21 punti) e Holiday (20 con 10 assist e 5 rimbalzi) a stendere Miami, che si aggrappa ai 31 punti di Nunn senza però riuscire ad evitare il ko numero 32. A questo punto, gli Heat non possono più ottenere il fattore campo nei playoff, ma possono ancora arrivare quinti: decisivo l'ultimo match con Detroit. Milwaukee, invece, sfiderà Chicago sperando in un passo falso di Brooklyn per chiudere la Eastern Conference al secondo posto.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-BOSTON CELTICS 108-124

Boston cancella le quattro sconfitte di fila che sono costate l'accesso diretto ai playoff e vince 124-108 in casa di Minnesota, che nell'ultima sfida contro i Dallas Mavericks dovrà evitare il 50esimo ko stagionale. Merito di un primo tempo perfetto, chiuso sul +19 (66-47), con i Timberwolves che non riescono a rientrare in partita. Senza Kemba Walker, Boston si affida a Jayson Tatum, in doppia doppia con 26 punti e 11 rimbalzi, mentre Minnesota crolla nonostante la doppia doppia di Towns (24 punti e 14 rimbalzi) e i 23 di Edwards. I Boston Celtics, già sicuri di chiudere al settimo posto la Eastern Conference, utilizzeranno l'ultimo match di Regular Season contro i New York Knicks per preparare il play-in. I Timberwolves, invece, dovranno battere Dallas per evitare di chiudere al penultimo posto ad Ovest.

NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 118-109

Pur soffrendo e solo al supplementare, i Knicks battono Charlotte e restano in corsa per chiudere l'Eastern Conference al quarto posto, piazzamento che vorrebbe dire fattore casa nei playoff. Il 118-109 rifilato agli Hornets arriva dopo il 104-104 maturato nell'arco dei 48 minuti, con Charlotte capace di recuperare il -9 (53-44) del primo tempo. Al supplementare, però, arriva un 14-5 in cui è determinante Julius Randle, in tripla doppia con 33 punti, 10 rimbalzi e 13 assist, mentre gli Hornets crollano nonostante i 30 punti di Bridges e i 25 di Graham. Con il quarto ko di fila, Charlotte è a 33 vittorie e 38 sconfitte, stesso score di Indiana e Washington: gli Hornets sono già sicuri del play-in, ma rischiano di chiudere al decimo posto ad Est. I Knicks, invece, proveranno a chiudere in quarta posizione: servirà battere la concorrenza di Atlanta e Miami.

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