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Milan, Pioli dopo il Cagliari: "Senza Champions non sarebbe un fallimento"

Il tecnico rossonero: "Abbiamo giocato con tensione e senza ritmo, forse pensavamo che prima o poi avremmo segnato"

Match point per la Champions fallito, per strappare il pass il Milan dovrà farcela sul campo dell'Atalanta all'ultimo respiro dopo il deludente 0-0 casalingo contro un Cagliari già salvo: "Dobbiamo già pensare alla sfida contro l'Atalanta - ha commentato Pioli a fine partita -, inutile pensare a quello che potevamo fare. Non siamo stati all'altezza delle ultime prestazioni e adesso avremo la partita della vita a Bergamo e ci proveremo".

Contro i sardi al Milan è mancato il guizzo per ottenere i tre punti: "Sapevamo che vincendo avremmo chiuso i conti, abbiamo avuto tensione e pressione o magari la convizione di poterla vincere comunque in un modo o nell'altro. Noi però se non giochiamo bene non vinciamo, dovevamo muovere la palla più velocemente e fare meglio, ma non ci siamo riusciti".

A Bergamo si chiuderà un cerchio dopo lo 0-5 del 2019: "E' un avversario molto forte, l'unico che non siamo riusciti a battere sotto la mia gestione tra le grandi del campionato. Dobbiamo prepararci per riuscirci". Il Cagliari ha festeggiato la salvezza nel pomeriggio, giocando poi con tranquillità: "Il risultato di oggi pomeriggio gli ha dato serenità e hanno giocato più liberi e leggeri, facendo la partita con tranquillità. Invece a noi ci ha dato la convinzione che prima o poi avremmo segnato, sbagliando l'approccio. Poi abbiamo perso lucidità e la serata è diventata storta".

Mandzukic è entrato solo per il recupero nonostante la partita si giocasse sulle palle alte: "Ho messo Meité per avere fisicità sulle palle inattive. Mario non stava bene, non poteva giocare di più". L'assenza di Ibrahimovic si è fatta sentire: "Bisogna avere equilibrio nei giudizi, nelle ultime due lui non c'era e abbiamo fatto bene, cambiando i giudizi. A gennaio abbiamo preso Mandzukic per sostituirlo, ma purtroppo non lo abbiamo mai avuto a disposizione. La prova di oggi non è dipesa dalla mancanza di Ibra o di un centravanti, eravamo troppo tesi e senza ritmo e ci siamo scontrati contro un avversario che si è difeso bene".

Il Milan rischia di finire fuori dalla zona Champions League: "Per la crescita che abbiamo avuto non arrivare nelle prime quattro sarebbe una grande delusione, personale e del club, ma non un fallimento. Abbiamo gettato le basi per un futuro vincente, ma i giudizi vanno rimandati alla fine".

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