Sami Khedira fuori dagli schemi

Si ritira un calciatore dall'intelligenza differente

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Uno degli aspetti più affascinanti del calcio è la sua strutturale assenza di elementi oggettivi. È soggettiva la bellezza di un gesto tecnico, l’efficienza dei vari sistemi di gioco, in alcuni casi persino il regolamento. Per questo è possibile che due persone abbiano visioni completamente opposte sulla disciplina – e, in un certo senso, potrebbero entrambe avere ragione. In un simile e contraddittorio contesto, il dibattito degli ultimi anni ha introdotto al grande pubblico il tema della tattica, strumento con cui gli allenatori cercano di ridurre al minimo la casualità interna alle partite. E sulla scia dell’arcinota diatriba Allegri-Adani siamo arrivati all’ennesima domanda atavica: “La tattica è sopravvalutata?”. Risponde Sami Khedira per The Athletic:

“Sì, visto che comunque l’analisi tattica avanzata è una routine nei club d’élite. Però la differenza la fanno gli allenatori che ottengono il consenso assoluto dai propri giocatori e hanno un senso di ciò che serve sul campo, oltre le formazioni e cose del genere”.

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