La data fissata era quella di ieri, lunedì 24 maggio. Il giorno dopo la consegna del trofeo dello scudetto numero 19, ricevuto dai giocatori nella solitudine degli spalti di San Siro e poi mostrato alla folla festante di tifosi dell'Inter dalla Torre 4. E invece il tanto atteso faccia a faccia tra Antonio Conte e il presidente Steven Zhang non è andato in scena. E chissà quando si farà e se si farà. Il tecnico nerazzurro ha tutte le intenzioni di continuare il suo percorso, ora che il lavoro è stato premiato con un titolo che in casa Inter mancava da 11 anni e che la strada intrapresa è quella giusta e soprattutto vincente. Ma chiede alla proprietà chiarezza sugli obiettivi e certezze sul futuro, vuole capire se, oltre all'esigenza di ridurre il monte ingaggi, lo attendono giorni di mercato senza quei rinforzi necessari per garantire alla squadra nella prossima stagione un ruolo da protagonista sul doppio palcoscenico campionato-Champions League e invece con una cessione importante. E in quest'ottica Lautaro Martinez e di Bastoni sono i giocatori più 'a rischio'.
Conte felice di restare: vuole aprire un ciclo vincente con un gruppo che lo ha seguito in tutto e per tutto, che con lui ha superato mille difficoltà e alla fine che gli ha regalato grandissime soddisfazioni. Uno scudetto sì, ma anche tante risposte sul campo. Ma non basta. Il tecnico dell'Inter ha bisogno di capire direttamente dalla voce del padrone se i piani sono gli stessi disegnati al suo arrivo in nerazzurro, se gli obiettivi sono condivisi. Dal canto suo la proprietà riterrebbe l'incontro con Conte non più necessario dal momento che - come riferisce la 'Gazzetta dello Sport' - già sabato scorso ad Appiano Gentile la dirigenza avrebbe comunicato all'allenatore i piani del club. Dunque, che sia l'allenatore stesso a farsi avanti e a far sapere le sue intenzioni, al di là di un contratto per un'altra stagione. Una vera e propria partita a scacchi quella in atto tra Conte e il club. Ma l'esito non tarderà ad arrivare.