"Donnarumma è stato leader e spesso capitano. La gente fa fatica a capire cosa voglia dire fare il professionista, che deve essere pronto a cambiare casacca. È difficile da accettare. Bisogna avere rispetto per chi ha dato tanto al Milan, non ci ha mai mancato di rispetto. Le strade si dividono, non posso che auguragli il meglio". Così il dt del Milan Paolo Maldini sul canale Twitch ufficiale del Milan conferma l'addio del portiere, che non ha rinnovato. Il Milan ha deciso di puntare su Mike Maignan, fresco vincitore della Ligue 1 con il Lille.
Maldini ripercorre poi la stagione che si è conclusa con la grande gioia per la conquista della qualificazione in Champions: "È una stagione che è durata quasi due anni, il mister da quando è arrivato ha fatto due stagioni consecutive, non ha avuto vacanza, c'è stato il Covid che ribaltato le nostre vite. Avevamo questo sogno, siamo arrivati al secondo posto per la nostra unità d'intenti. Era giusto festeggiare insieme. Questo è l'inizio di un'avventura che proseguirà e ci porterà a competere ai massimi livelli. Siamo felicissimi ma dobbiamo essere ambiziosi. La differenza tra giocatore e dirigente è enorme, da giocatore hai tensione ma poi giochi. Da dirigente tieni tutto dentro e diventa difficile".
"Il momento chiave vero è stato quando il mister e io siamo stati confermati e si è deciso di andare avanti col gruppo che stava facendo così bene. Abbiamo avuto solo 3 settimane per migliorare la squadra, poi la qualificazione di Rio Ave è stato il momento più difficile con tanti giocatori fuori e lo spirito vero è venuto fuori. È stato un segnale. Che emozioni suscita la Champions? Andare in Champions ha ovviamente un risvolto economico, noi siamo molto legati alla parte sportiva. È una sfida ancora più alta rispetto al campionato, riserva sorprese sia positive che negative, ma quando si tratta di Milan quasi sempre positive. Ibra nello spogliatoio ha chiesto chi avesse giocato la Champions, solo Hakan Calhanoglu ha alzato la mano".