PAGELLE DEL MUGELLO

MotoGP, promossi e bocciati: Quartararo perfetto, flop Ducati

In Toscana Oliveira e Mir raddrizzano la stagione, Vinales e Rossi sempre più in crisi. E quei podi dopo la morte di Dupasquier...

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QUARTARARO 10 - Domina su una delle piste meno favorevoli per la Yamaha e dimostra di essere pronto per il titolo. Senza il problema al braccio di Jerez, quando era ampiamente in testa, adesso sarebbe già imprendibile per tutti. Sarà difficile da fermare.

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OLIVEIRA E MIR 8 - Per motivi diversi portano a casa un podio di cui avevano un gran bisogno. Il portoghese sfrutta al meglio il nuovo telaio della Ktm e la rilancia. Il campione del mondo cancella la caduta di Le Mans, ma ancora non convince del tutto.

BAGNAIA 5 - Chiude nel peggiore dei modi un fine settimana fino a quel momento di altissimo livello. Però se si vuole lottare per il titolo certi errori non si possono commettere. Ma le parole su Dupasquier cancellano ogni critica.

DUCATI 5 - Al Mugello era sempre salita sul podio dal 2014 e veniva da due vittorie consecutive con Miller. Doveva stravincere, invece lascia il circuito piena di dubbi. Solo colpa dei piloti?

VINALES 4 - La vittoria al debutto in Qatar è ormai un lontano ricordo e mentre la moto del compagno di box vola, lui si ritrova nell'anonimato. Di nuovo.

ALEIX ESPARGARO 7 - Le qualifiche forse avevano illuso che l'Aprilia avrebbe potuto lottare per il podio. Non è stato così anche se il terzo posto era lontano solo 5". Ci siamo, quasi.

MARQUEZ 5 - Si era capito subito che sarebbe stato un weekend difficile. Lui dice che sarà pronto dopo la prima pausa estiva, ma cadere subito senza lottare per un posto di vertice serve a ben poco. Fa mea culpa per lo scontro con Binder.

ROSSI 5 - Raddrizza (si fa per dire) nel finale una gara da comprimario. Non benissimo per un nove campione del mondo, ma ormai l'andazzo è questo e non si vede la luce in fondo al tunnel.

DORNA, FIM/FMI, ORGANIZZATORI 0 - Il minuto di silenzio per Dupasquier prima della gara della MotoGP ha fatto a pugni col vedere i piloti (anche della Moto2) salire sul podio per festeggiare le loro gare, seppure con un pensiero per il povero Jason. Va bene continuare a correre, ma tutto doveva finire dopo la bandiera a scacchi.

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