Nel primo turno del Roland Garros Nadal comincia con il piede giusto, superando in tre set Popyrin (6-3, 6-2, 7-6). Tutto facile anche per Djokovic, che esordisce liquidando Sandgren 6-2, 6-4, 6-2. La sorpresa è lo scivolone di Rublev, che si fa beffare da Struff non riuscendo a far fruttare la rimonta (6-3, 7-6, 4-6, 3-6, 6-4). Tra gli uomini proseguono Monfils e Schwartzman, ma cade Humbert, fra le donne avanti Barty, Svitolina e Pliskova.
Se il Roland Garros è finito nelle mani di Nadal per 13 volte tra cui le ultime 4, un motivo evidente c’è: Parigi è il regno dello spagnolo numero 3 al mondo, che inaugura il suo percorso nell’edizione 2021 con una prestazione netta, dominante come suo solito sulla terra rossa. Il maiorchino vince infatti contro Popyrin in tre set, cominciando a inanellare palle break a metà del primo e lasciando poco spazio al 21enne australiano a parte l’ultimo set, rimontato però da 2-5 fino al tie break. Dopo il successo per 6-3, 6-2, 7-6, al secondo turno Nadal affronterà Gasquet. A concludere il martedì parigino con il match serale ci pensa poi Djokovic, padrone dell’incontro con Sandgren dall’inizio alla fine, come prevedibile. Il primo gioco è un’immediata palla break in favore del serbo, che replica l’operazione a fine set per chiuderlo al meglio. Il secondo set comincia nello stesso modo e rimane nelle mani del numero 1 del ranking mondiale fino al raddoppio: la contesa, con questi presupposti, è già finita. Superato il proprio impegno 6-2, 6-4, 6-2, ora all’orizzonte c’è Cuevas.
La grossa sorpresa della terza giornata transalpina è però senza dubbio il passo falso di Rublev, che dall’alto della sua settima posizione nel ranking viene affondato al primo turno da Struff, 42esimo al mondo. Il tedesco comincia sùbito forte aggiudicandosi il primo set più il secondo al tie break, poi incassa la risposta del russo favorito a pareggiare la situazione. Nel momento decisivo, però, il 31enne della Renania torna a incidere come all’inizio e si prende uno scalpo preziosissimo (6-3, 7-6, 4-6, 3-6, 6-4). L’altra testa di serie a cadere in giornata nel tabellone maschile è Humbert, liquidato in quattro set dal lituano Berankis per 6-4, 6-4, 2-6, 6-4. Meno problemi per l’altro francese di peso, Monfils, che ci mette un po’ a carburare ma poi stende Ramos-Vinolas dopo un tie break di svolta (1-6, 7-6, 6-4, 6-4). Solidissima poi la prestazione di Schwartzman, numero 10 del tabellone, che concede pochissimo a Lu e lo supera 6-2, 6-2, 6-3: promosso con il minimo sforzo anche Karatsev, 6-3, 6-4, 6-4 il punteggio ai danni di Brooksby.
Passando al tabellone femminile, le sorprese sono minori, con le prime tre big impegnate che superano i rispettivi ostacoli con relativo smalto. Innanzitutto la numero 1 Barty, disturbata dalla statunitense Pera nella fase centrale del match ma poi vincente in tre set (6-4, 3-6, 6-2). Ne bastano due invece a Svitolina, promossa 6-2, 7-5 contro Babel, e a Brady, capace di sconfiggere Sevastova con un doppio 6-3 che non dà margini di contestazione. Sùbito eliminata Venus Williams, incapace di tenere il ritmo di Aleksandrova e costretta ad abbandonare il torneo in cui venne sconfitta dalla sorella Serena nel lontano 2002: il 6-3, 6-1 in favore della russa è eloquente. Per quanto riguarda le altre teste di serie del pomeriggio, Sakkari ha la meglio 6-4, 6-1 su Zavatska e Jabeur la imita 7-5, 6-2 contro Putintseva, mentre Kontaveit suda un po’ di più per oltrepassare l’ostacolo Golubic (6-7, 7-6, 6-0). Nella serata parigina rispetta i pronostici Pliskova, che si libera di Vekic 7-5, 6-4, e in più centrano l’obiettivo anche Gauff e Muchova: la statunitense ha la meglio su Krunic 7-6, 6-4, mentre la ceca parte male ma si prende il pass per il secondo turno con un 1-6, 6-3, 6-4 ai danni di Petkovic.