Tutto in quarantott'ore: al Mugello Remy Gardner ha messo a segno (in volata sul compagno di squadra Raul Fernandez) la seconda vittoria della sua carriera ed ora è arrivata anche la promozione in MotoGP dalla prossima stagione, a trent'anni di distanza dall'ultima stagione in 500 del padre Wayne ed a trentacinque dal titolo iridato da lui conquistato nel 1987. Per il 23enne australiano non ci sarebbe miglior biglietto da visita del titolo della Moto2, classe della quale Remy è attualmente il leader.
La concorrenza (soprattutto quella intera) è foritissima ma Gardner Jr. può al momento vantare un ruolino di marcia formidabile: giù dal podio quest'anno solo al GP di Spagna (quarto, comunque!) ed il recente successo in Toscana, il secondo assoluto per Remy dopo quello nel GP del Portogallo, l'ultimo del Mondiale 2020.
"Sono estremamente felice dell'opportunità ricevuta dalla KTM. Per me è un sogno che si avvera e per il quale ho lavorato tutta la mia carriera. È anche un chance incredibile e non vedo l'ora di salire in moto. Ringrazio KTM per aver creduto in me. Ora però devo rimanere concentrato sulla stagion in corso. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato in questa scalata. Questo è solo l'inizio".
Vincere il titolo della Moto2, missione che lo vede attualmente ingaggiato con Raul Fernandez (suo compagno nel team Red Bull KTM Ajo), sarebbe il modo migliore di lasciare una categoria nella quale (dopo gli esordi in Moto3 nel 2014 e 2015) Remy milita fin dal 2016, progredendo anno dopo anno anche se in maniera non irresistibile, fino al sesto posto del 2020. Un talento che ha richiesto tempo per affinarsi ma i tempi - a giudicare dai recenti risultati, sembrano maturi: per provare a diventare campione del mondo (come papà) e poi tentare di seguire le sue tracce e magari quelle di altri connazionali vincenti del passato (come Mick Doohan e Casey Stoner) ma soprattutto incrociare dal 2022 le... traiettorie con l'altro australiano Jack Miller.