Una settimana dopo la decisione di lasciare la Lazio e abbracciare il progetto Inter, Simone Inzaghi è pronto a sbarcare a Milano. Risolte le pendenze economiche col club biancoceleste, l'allenatore - oggi preso da impegni familiari - domani sarà in città, visiterà sede e centro sportivo nerazzurri nelle stesse ore in cui il club ufficializzerà il suo arrivo come successore di Conte. Non solo giornata da "turista", però, visto che Inzaghi con la dirigenza affronterà i temi di mercato andando più sul concreto dopo i frequenti contatti telefonici di questi giorni.
I temi sul tavolo sono sostanzialmente tre: le cessioni di quegli elementi o ritenuti indispensabili a risanare le esigenze dei conti (vedi Hakimi, per cui si aspetta ancora un rilancio del PSG con Bayern e Chelsea che osservano la situazione a fari spenti) o ormai fuori dal progetto (come Joao Mario, Nainggolan e Dalbert); la campagna di rafforzamento, soprattutto sulle fasce; i rinnovi di contratti promessi da tempo e non ancora sbloccati.
Per quanto riguarda le situazioni in entrata, molto probabile che sulla destra Darmian venga promosso titolare per sopperire all'addio di Hakimi con Lazaro che ha qualche chance di restare in rosa come riserva a meno di non strappare buone condizioni alla Roma per Florenzi. Diversa la situazione sulla fascia sinistra con Perisic non intoccabile e gli addii scontati di Young e Kolarov: occhi puntati su Emerson Palmieri, da tempo in orbita nerazzurra e non del tutto soddisfatto al Chelsea. Si era anche parlato di Emerson Royal che proprio oggi il Barcellona ha annunciato come di Kostic e Clauss.
Infine, dopo il rinnovo di Bastoni, serve dare seguito alle "promesse" fatte a Lautaro Martinez e Barella (nuovi contratti adeguati per scadenza e stipendio), discorso nel quale rientra pure Brozovic che piace ad Inzaghi ed è in scadenza 2022 e serve dribblare il rischio di perderlo a zero tra un anno.