CHAMPIONS PALLANUOTO

Pallanuoto, Champions League: Pro Recco sul tetto d'Europa, Ferencvaros ko

A Belgrado, i liguri vincono 9-6: è il nono successo della loro storia. Al terzo posto chiude il Brescia: i campioni d'Italia travolgono 13-7 il Barceloneta

© twitter pro recco

La Pro Recco è campione d'Europa per la nona volta nella sua storia. A Belgrado, i liguri vincono la finale di Champions League di pallanuoto piegando 9-6 il Ferencvaros al termine di una partita perfetta, con l'allungo decisivo arrivato grazie al 4-1 nella ripresa. Al terzo posto chiude il Brescia: i campioni d'Italia travolgono 13-7 gli spagnoli del Barceloneta con le super prestazioni di Vlachopoulos (poker) e Jokovic (tripletta).

PRO RECCO-FERENCVAROS BUDAPEST 9-6
Dopo 6 anni, la Len Champions League torna in Italia e alla Pro Recco, che cancella la delusione del ko nella finale scudetto contro Brescia vincendo per la nona volta nella sua storia la più importante competizione europea per club di pallanuoto. I liguri tolgono lo scettro di campioni al Ferencvaros, battuto grazie ad una ripresa a dir poco sontuosa, soprattutto in difesa. A Belgrado, la formazione di Hernández apre le marcature con il perfetto uomo in più trasformato, con un micidiale mancino, da Dusan Mandic, ma la risposta degli ungheresi non si fa attendere, con Constantin-Bicari e Vigvari che firmano il sorpasso. Grazie alle parate di Bijac su Fountoulis e Zalanki e alla doppietta di Figlioli, però, la Pro Recco rimonta e si porta sul 3-2 alla fine del primo quarto. Nel secondo, sono le superiorità numeriche a fare la differenza: tra i liguri segnano Younger e Di Fulvio, mentre il Ferencvaros risponde con Vigvari, Vamos e Jaksic, trovando il 5-5 all'intervallo lungo.

Ad inizio terzo tempo, ecco l'accelerazione decisiva: nel giro di 90 secondi, le conclusioni mancine di Echenique e Mandic fulminano Vogel e regalano il 7-5 alla Pro Recco, mentre gli ungheresi perdono, per limite di falli, Fountoulis e Mezei: due assenze fondamentali sia per le qualità dei giocatori che per la mancanza di ricambi per Zsolt Varga. Gli ultimi 8 minuti vedono Mandic trovare un altro strepitoso gol, che vale la tripletta del serbo e l'8-5 per i liguri. Ci pensa poi Di Fulvio, in superiorità numerica, a chiudere i conti: 9-5. Il Ferencvaros lotta, ma non va oltre il 9-6 di Constantin-Bicari, con Bijac, autore di una grande prestazione, che all'ultimo minuto para un rigore a Vamos. Al fischio finale, è festa per la Pro Recco, che torna a vincere la Champions League dopo sei anni (l'ultima volta nel 2014/2015) e sale ancora sul tetto d'Europa: è il club che ne ha vinte di più nella sua storia, ben nove.

BARCELONETA-BRESCIA 7-13
Sul gradino più basso del podio sale il Brescia, che travolge 13-7 il Barceloneta e chiude al terzo posto. I neocampioni d'Italia partono subito forte e, dopo l'iniziale svantaggio ad opera dello spagnolo Famera, chiudono il primo quarto sul 3-1 grazie ad una difesa granitica, guidata da un ottimo Del Lungo, e alle reti di Vlachopoulos, Cannella (in superiorità numerica) e Balzarini. L'inizio del secondo periodo è devastante: la formazione di Bovo sale addirittura sul +6 con Vlachopoulos, Alesiani e Jokovic (tripletta a fine partita per il croato) mentre il Barceloneta è disattento in fase di non possesso e impreciso in attacco: gli unici acuti arrivano con i due rigori di Granados. Sempre dai cinque metri, però, arriva il gol di Vlachopoulos: 9-3 per il Brescia all'intervallo lungo. Nel terzo quarto, il Barceloneta accorcia con un altro rigore segnato da Munárriz, ma Renzuto, in superiorità, ristabilisce il +6 (10-4), prima del massimo vantaggio firmato da Christian Presciutti, con Larumbe che evita almeno lo svantaggio nel terzo parziale. Gli ultimi 8 minuti si aprono con il gol di Famera (11-6), ma Dolce e Vlachopoulos (poker per lui) tengono definitivamente a distanza gli spagnoli, che segnano l'ultima rete del match con Granados, ma chiudono ai piedi del podio. Il Brescia, invece, vince 13-7 e si guadagna il terzo posto, ciliegina sulla torta di un'incredibile stagione che ha visto i Leoni togliere lo scudetto alla Pro Recco dopo ben 15 anni.
 

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