VERSO EURO 2020

Euro 2020, - 1 al debutto dell'Italia contro la Turchia

Venerdì alle 21 calcio d'inizio all'Olimpico, per gli azzurri è il momento della verità

© Getty Images

Il momento tanto atteso sta per arrivare: venerdì alle 21 inizia ufficialmente l'Europeo della Nazionale italiana, chiamata a raccogliere i frutti di tre anni di lavoro con Roberto Mancini alla guida, dopo la cocente delusione del Mondiale 2018. Gli azzurri sono reduci da una striscia da record di risultati utili, ben 27 partite senza sconfitte, ma tra poco più di 24 ore all'Olimpico, davanti a 16 mila tifosi, si troveranno di fronte al primo vero banco di prova di questa nuova era.

Il rinvio di un anno del torneo ha reso l'attesa ancora più trepidante. L'Italia dovrà dimostrare di non temere nessuno dei colossi del calcio continentale, come d'altronde i numeri (e il campo) suggeriscono. Da quando Mancini ha raccolto l'eredità di Ventura, nell'estate 2018, gli azzurri sono stati battuti solamente due volte, anche se in entrambi i casi si è trattato di rivali tra le più accreditate per Euro 2020: la Francia, in amichevole, e il Portogallo, in Nations League. L'ultima sconfitta della Nazionale risale proprio alla sfida con i lusitani del settembre 2018, a cui ha fatto seguito un'impressionante striscia positiva.

Ancora più impressionante, forse, perché concretizzatasi senza la presenza in gruppo di un vero e proprio bomber. Nella rosa della Nazionale non c'è un CR7, né un Lukaku, né un Kane, un Lewandowski o uno Mbappé. Eppure gli azzurri sono stati capaci di portare a casa vittorie roboanti come raramente accadeva in passato, anche contro avversari di scarso blasone: 4 gol alla Repubblica Ceca, 7 a San Marino, 4 all'Estonia, 6 alla Moldova, 9 all'Armenia, 11 al Liechtenstein in due partite... Ai quali va aggiunta quella solidità difensiva da sempre nel nostro dna, grazie alla quale la porta di Donnarumma è rimasta inviolata nelle ultime 8 gare.

Per i gol Mancini dovrà puntare su Immobile, che comunque è il bomber della squadra con 13 reti in 46 presenze, ma con la consapevolezza di avere tante altre frecce al proprio arco: Insigne e Berardi, che lo affiancheranno dal 1' contro la Turchia, Chiesa e Belotti dalla panchina, l'estro di Bernardeschi e la freschezza di Raspadori. Il ct ha sempre volato basso nelle dichiarazioni, ma non si è mai posto limiti. Tre anni di lavoro sul campo gli hanno chiaramente fatto capire che questa squadra ha il potenziale per vincere Euro 2020, o quantomeno giocarselo fino in fondo, alla pari con le altre potenze del calcio continentale. Contro Calhanoglu e compagni capiremo quanto la forza di questo collettivo possa davvero fare la differenza anche sul palcoscenico più importante.

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