ATLETICA

Atletica, addio a Paola Pigni: la rivoluzionaria della corsa, bronzo nei 1500 metri a Monaco 1972

L'atleta milanese aveva 75 anni, nel 1969 era stata primatista mondiale sulla stessa distanza

© fidal.it

Il mondo dell'atletica piange Paola Pigni, scomparsa oggi a 75 anni in seguito ad un attacco cardiaco: primatista mondiale dei 1500 metri nel 1969, tre anni più tardi vinse la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Monaco sulla stessa distanza. Nata a Milano il 30 dicembre 1945, inizialmente aveva provato come velocista sui 100 e 200 metri, si cimentò anche sulla maratona, in un'epoca in cui alle donne la distanza era preclusa o sconsigliata, confermando la sua caratura rivoluzionaria nel panorama dell'atletica italiana, ma trovò la sua massima confidenza e grandezza nei 1500 metri.

In mattinata l'ex azzurra aveva partecipato alla cerimonia per la Festa dell'Educazione alimentare nelle scuole nella tenuta presidenziale di Castel Porziano alla quale era presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Paola Pigni era all'evento con la rappresentanza delle Legends di Sport e salute. Subito dopo si è sentita male, è stata immediatamente trasportata all'ospedale Sant'Eugenio dove però è deceduta.

Alle Olimpiadi 1972 migliorò tre volte il suo record italiano (4:09.53 in batteria, 4:07.83 in semifinale e 4:02.85 in finale) ma si dovette accontentare del terzo posto dietro la russa Bragina e la tedesca Hoffmeister. Pigni in carriera ha detenuto primati italiani anche di altre distanze, come i 400 metri (54"02 nel 1966), 800 metri (2'01"95 nel 1975), 5000 metri (15'53"06 nel 1969) e 10.000 metri (35'30"05 nel 1970).

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