"Sto bene, spero di tornare presto". Parole che portano sollievo e scacciano la grande paura. Sono quelle che Christian Eriksen ha scritto intorno alle 23 di ieri sera nella chat dell'Inter a rincuorare tutto l'ambiente nerazzurro, dai compagni di squadra sparsi in giro per il mondo, allo staff tecnico, alla dirigenza dopo le terribili immagini del suo crollo in campo, degli immediati soccorsi, della disperazione dei giocatori della Danimarca e della moglie del centrocampista dell'Inter.
"Eriksen ha mandato un messaggio nella nostra chat interna, che dimostra il grande affiatamento che c'è nel gruppo squadra Inter", ha confermato l'ad dell'Inter Beppe Marotta ai microfoni della Rai. E ancora: "La dinamica faceva presagire qualcosa di drammatico, fortiunamente non è stato così grazie all'intervento dei compagni e della struttura sanitaria dello stadio. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno manifestato affetto per l'Inter, lo sport si è dimostrato di altissimo valore nel momento in cui c'è stato da dimostrare tutto l'affetto. Non voglio e non posso entrare nel merito, per ora Eriksen è nelle mani della Federcalcio danese, i nostri medici da subito si sono messi in contatto con i colleghi danesi. Eriksen non ha avuto il Covid e non è stato vaccinato - ha aggiunto -. Il giocatore ha dimostrato il proprio valore e poi è venuto fuori il campione: speriamo possa risolvere questi problemi di salute".
"Abbiamo passato una brutta ora, non io ma tutta la famiglia del nostro club - ha detto il capo dello staff medico dell'Inter Piero Volpi - Nei prossimi giorni sarà sottoposto a esami approfonditi. L’importante è che stia bene, ma mai c’era stato nessun episodio che, neppure lontanamente, aveva fatto intravedere un problema, né quando era al Tottenham né tantomeno all’Inter. In Italia i controlli sono molto rigidi".