“Il gruppo è fatto - diceva Roberto Mancini lo scorso dicembre - ballano al massimo un paio di elementi”. Allora Toloi non sembrava nemmeno lontanamente nei piani del Ct, che però iniziava a interessarsi a lui e al suo status di brasiliano con antenati trentini. In febbraio il difensore dell’Atalanta ottiene il via libera dalla FIFA, su richiesta della FIGC, alla possibile convocazione in azzurro. Viene così chiamato per le tre partite delle qualificazioni mondiali contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania, esordisce a Vilnius (2-0 per l’Italia), sale sul treno già in corsa per Euro 2020 e ‘butta giù’ Gianluca Mancini.
La corsa di Toloi però non si ferma qui, perché nel giro di quattro mesi da brasiliano non convocabile diventa titolare azzurro agli Europei. Florenzi infatti è fermo per l’infiammazione al polpaccio che lo ha costretto ad uscire dopo il primo tempo di Italia-Turchia, potrebbe anche stringere i denti ma Mancini non vuole correre rischi. La soluzione più immediata sembrerebbe l’inserimento di Di Lorenzo, e invece il Ct punta tutto su Rafael Toloi, che si prepara così a fare il suo esordio in una grande manifestazione dopo 3 sole presenze (di cui due in amichevole) e 184’ di impiego in Nazionale. Berardi intanto è ok dopo la brutta ‘tacchettata’ al polpaccio rimediata contro la Turchia: verrà confermato nel tridente con Immobile e Insigne, con Chiesa a scalpitare in panchina.
Questa dunque la formazione anti-Svizzera: Donnarumma; Toloi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne. Buone notizie anche da Verratti: sta bene e va verso il rientro in panchina.