Christian Eriksen sarà operato. Al centrocampista dell'Inter e della Danimarca sarà impiantato un ICD, un defibrillatore cardiaco sottocutaneo. Lo ha comunicato la Federcalcio danese in una nota di aggiornamento sulle condizioni del giocatore, che al minuto 43 della gara di sabato scorso contro la Finlandia a Euro 2020 è crollato sul terreno di gioco vittima di un arresto cardiaco. Si tratta, prosegue il comunicato, di "uno strumento necessario dopo l'arresto cardiaco causato da una aritmia. Christian ha accettato la soluzione suggerita da specialisti nazionali e internazionali, che hanno tutti raccomandato questo tipo di trattamento". "Chiediamo a tutti a dare a Christian e alla sua famiglia pace e riservatezza", conclude la nota. In Italia Eriksen non potrebbe giocare.
Il defibrillatore potrebbe essere anche una soluzione temporanea, con nuove valutazioni che verrebbero fatte più avanti dopo nuovi esami e nuovi controlli. In Italia, stando così le cose, Eriksen non otterrebbe l'idoneità.
PROF.CASTELLACCI: "OK PER VITA NORMALE MA DUBBI SU IDONEITA' SPORTIVA"
"Nella vita normale è un conto, ma facendo una attività sportiva che è anche di contrasto c'è la possibilità di un traumatismo che potrebbe ledere l'apparecchio. Questo fa riflettere molto e farà riflettere i cardiologi sportivi che dovranno dare o meno l'idoneità. Poi c'è la diagnosi della malattia, ci sono i protocolli, certamente sarà una responsabilità grossa". Lo ha detto a LaPresse Enrico Castellacci, medico della nazionale italiana campione del mondo nel 2006, commentando la decisione dei medici di impiantare un defibrillatore sottocutaneo a Christian Eriksen. "E' fondamentale e lo ritengo un atto dovuto - ha aggiunto - Farà una vita pressoché normale, questo defibrillatore blocca qualsiasi forma aritmica possa avere il ragazzo. Per la vita sportiva però qualche dubbio onestamente viene. Blind dell'Ajax? Gli hanno dato l'idoneità per poter giocare ma è un carico di responsabilità grossa - ha spiegato Castellacci - Non so la patologia di Eriksen sia la stessa di Blind. Noi in Italia però siamo molto attenti e severi nel concedere l'idoneità. Ci sarà grande attenzione, la prima cosa è tutelare la salute del ragazzo".