Uno degli aspetti che più fanno impressione di questa nazionale è la sua capacità di demolire i luoghi comuni. Uno di questi recita che una selezione non possa avere uno spartito di gioco assimilabile a quello di una squadra di club. L'Italia di Mancini non solo dimostra il contrario ogni partita ma si permette anche il lusso di mantenere le stesse coordinate tattiche anche cambiando 8 presunti titolari. Poi c'è anche qualcuno che sostiene che gli allenatori non contino.
Contro il Galles c'erano solo 3 superstiti della partita precedente (Donnarumma, Bonucci e Jorginho) eppure la manovra ha mantenuto le sue caratteristiche e la difesa ha continuato a non prendere gol. L'ampissimo turnover, insomma, non ha intaccato antiche certezze e il ct si è anche permesso il lusso di sostituire il portiere, una cosa da ultima partita di campionato quando ormai non ci sono più rischi né obiettivi, per far vedere a tutti cosa sia la forza del gruppo.
Nelle competizioni brevi per nazionali è questo l'aspetto più importante (unito ovviamente a un'eccelsa qualità tecnica). Lo dimostra la storia del nostro calcio (Spagna '82 e Germania '06, per esempio). Poi c'è l'organizzazione di gioco che, solitamente, è improntata su concetti basici per sfruttare le naturali connessioni tra i giocatori. Mancini, e il suo staff, hanno fatto di più, lavorando su principi che sono evidenti a prescindere da chi scenda in campo. Contro il Galles, partito con Bernardeschi a destra e Chiesa a sinistra, il ct ha invertito i due esterni facendo svolgere al primo i compiti che solitamente spettano a Insigne (presidiare il mezzo spazio mancino) con Emerson a occupare la corsia laterale e permettendo a Chiesa di provare i suoi uno contro uno sulla destra.
Uno strepitoso Verratti, così, ha potuto supportare Jorginho in regia liberando Pessina sulla trequarti destra. La manovra si è sviluppata sui concetti consolidati e la fase difensiva non ha risentito del turnover permettendo all'Italia di toccare quota undici nel conteggio delle partite consecutive senza subire gol. Contro il Galles, a proposito di record, Mancini ha raggiunto Vittorio Pozzo nel numero di risultati utili consecutivi (30). Sabato, nell'ottavo di finale, si spera di battere anche questo primato che resiste da ben 82 anni...