In casa Juve scocca l'ora di Cristiano Ronaldo. Dopo l'eliminazione da Euro 2020, per CR7 è infatti giunto il momento di confrontarsi con il club bianconero e palesare le sue intenzioni sul futuro. Per ora l'impressione è che tutte le ipotesi siano ancora aperte, compresa quella di un addio. Ma tutto dipenderà da quello che succederà nei prossimi giorni. A breve è infatti in programma un incontro tra i dirigenti della Juve e Jorge Mendes per fare il punto della situazione e valutare le opzioni possibili.
Al momento non si registrano prese di posizione da parte del portoghese o del club, ma l'impressione è che, dopo il ritorno di Allegri in panchina, Ronaldo e la Juve potrebbero anche stringersi la mano, ringraziarsi a vicenda e salutarsi. Certo, perché questo accada ogni pezzo del puzzle dovrà incastrarsi alla perfezione e, quando ci sono in ballo certe cifre, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
"Qualsiasi cosa succederà sarà per il meglio, a prescindere se resterò alla Juventus o andrò via" , aveva dichiarato CR7 lo scorso 14 giugno in conferenza stampa alla vigilia della sfida all'Ungheria. Parole che lasciavano aperta ogni possibilità, ma che ora dovranno trasformarsi in decisioni concrete e fare i conti con un calcio impoverito dalla pandemia.
Molto dipenderà da logiche di mercato ancora tutte da valutare e da eventuali movimenti che, una volta chiuso l'Europeo, potrebbero aprire nuovi spiragli per il portoghese. CR7, del resto, non è giocatore alla portata di tanti club. Sia economicamente, sia da un punto di vista tecnico. Dunque le squadre interessate alla situazione restano sempre Psg, Manchester United e Real Madrid. Tutte però con qualche "se e ma" che complicano ulteriormente la questione e, come per Messi, rendono il futuro di Cristiano ancora pieno di punti interrogativi.