LIGA

Momento storico per la Liga: gli arbitri spagnoli diventano professionisti

Il contratto è stato firmato da tutti gli arbitri, assistenti e arbitri VAR: stabiliti anche gli stipendi

© Getty Images

Da giovedì primo luglio i direttori di gara della Liga saranno ufficialmente dei professionisti. È questa la storica novità introdotta dal campionato spagnolo: adesso gli arbitri non potranno svolgere più altri lavori parallelamente, come avveniva fino a questo momento. L’accordo ha stabilito anche gli importi degli stipendi che i nuovi professionisti riceveranno.  

Nel contratto firmato si parla di "un rapporto di lavoro speciale, su base regolare, nell’ambito della pratica dello sport professionistico, tra uno sportivo professionista, ossia l’arbitro che si dedica a questo sport su base volontaria con regolarità, e un’azienda sportiva, la RFEF (la Federcalcio spagnola".

Come riportato da Calcio e Finanza, arbitri, assistenti e arbitri VAR avranno una remunerazione annua lorda di 114.121 euro (esclusi introiti derivanti da specifiche funzioni), in dieci tranches, da cui però viene dedotto il contributo di sicurezza sociale. A questi dieci pagamenti vengono aggiunti inoltre i compensi per le singole partite. Per gli arbitri della Primera Division della Liga – la Serie A spagnola –, l’importo sarà di circa 4.300 euro. Scende a 1.928 euro quello per la Segunda Division.

Per quanto riguarda il compenso riservato all'addetto VAR, ogni partita frutterà un guadagno di 2.100 euro per la massima serie, 964 euro per la lega inferiore. Il contratto, inoltre, prevede il trasferimento dei diritti di immagine degli arbitri, individuali e collettivi, alla RFEF, in cambio di una cifra lorda di 22.842 euro

Notizie del Giorno

ITALIA, ROVELLA: "FELICE DELL'ESORDIO. MAI PORSI LIMITI, SIAMO UN GRANDE GRUPPO"

ITALIA, DI LORENZO: "PER NOI È UN NUOVO INIZIO"

ITALIA U21, NUNZIATA: "FRANCIA FORTE MA NON PROVO INVIDIA"

ITALIA, BUONGIORNO: "DURA MARCARE LUKAKU MA TUTTI HANNO DATO UNA MANO"

ITALIA, TONALI: "ORA LE PARTITE NON LE SUBIAMO, LE GIOCHIAMO"