Secondo molti, i successi nello sport, in particolar modo quelli legati al calcio avrebbero anche potuto salvare la Jugoslavia dalla dissoluzione e dal conflitto etnico. Si pensa un po’ troppo comunemente che se la Nazionale avesse vinto i Mondiali di Italia ’90 si sarebbe rinsaldato un sentimento unitario tale da scongiurare la diaspora nei Balcani Occidentali. In realtà lo sport avrebbe potuto molto poco. Anzi, nulla. Nell’estate di 30 anni fa tutto era pronto per la guerra e nemmeno a dire che fosse una fase storica di scarsi successi per la Jugoslavia sportiva. Affermazioni nel basket, nel tennis e nel calcio che aggiungono solo rimpianto per una nazione che presto si trasformerà nella somma (e nella sottrazione) delle parti che la componevano dal 1945.