C'è una svolta inaspettata nella vicenda della maxi caduta alla prima tappa del Tour de France, innescata da una spettatrice che esponeva un cartello lungo la strada percorsa dai ciclisti: l'Amaury Sport Organisation (l'ente organizzatore della corsa) ha infatti deciso di ritirare la denuncia per risarcimento danni presentata sabato. La donna, che mercoledì era stata rintracciata e condotta in carcere in regime di custodia cautelare per 24 ore, dovrà comunque pagare una multa da 1500 euro.
Pierre-Yves Thouaul, il vicedirettore del Tour, ha spiegato così la decisione: "Il ritiro della denuncia è una sorta di atto di pacificazione dopo tutta l'attenzione mediatica che c'è stata. Il nostro obiettivo è quello di porre l'attenzione non sulla signora, ma sulla garanzia di sicurezza che dobbiamo ai corridori e al pubblico a bordo strada".
La donna protagonista della vicenda, una cittadina francese di 30 anni, si era allontanata dalla scena subito dopo che il suo cartellone era stato centrato in pieno da Tony Martin, dando il via a una delle più imponenti cadute che il Tour ricordi. Dopo 4 giorni era stata identificata e contattata dalla Gendarmerie, che l'aveva poi convinta a costituirsi.
Resta l'ipotesi che a sporgere denuncia nei suoi confronti possa ora essere Jasha Sütterlin, il corridore della DSM che è stato costretto al ritiro proprio in seguito all'incidente. Al momento, tuttavia, né il ciclista né la sua squadra hanno dichiarato di voler seguire questa strada.