Lorenzo Insigne contro Dries Mertens. Solo a dirlo fa una certa impressione. Figurarsi cosa significherà per loro trovarsi, all’improvviso, faccia a faccia, su opposte barricate e con identico obiettivo: condannare l’altro a vivere una di quelle delusioni sportive che poi non le dimentichi. Non sarà la prima volta in assoluto, un precedente c’è, ma è di una vita fa: stagione 2012-2013, fase a gironi di Europa League. Lorenzo aveva appena cominciato a prendersi il Napoli dopo il prestito al Pescara, Dries giocava il penultimo anno con il Psv prima di lasciare l’Olanda e trasferirsi proprio all’ombra del Vesuvio.
Un incrocio quasi casuale, senza nessun sentimento in ballo. Ma da allora le cose sono totalmente cambiate, Insigne e Mertens sono diventati due simboli del Napoli: Lorenzo è eccellenza locale diventato capitano, il belga il ragazzo venuto da lontano, adottato dalla città tanto da essere persino ribattezzato Ciro.
Inseparabili da ben 8 stagioni. Anni in cui il Napoli ha cambiato tanto, sul campo, dietro la scrivania e in panchina, ma loro ci sono sempre stati: in totale hanno giocato fianco a fianco 249 partite, ne hanno vinte 144, pareggiate 55 e perse 50. E hanno giocato spesso l’uno per l’altro: con Insigne in campo Mertens ha segnato 109 gol, al fianco del belga Insigne ha esultato 74 volte. 11 gli assist di Mertens per il compagno, che gliene ha fortino uno in più, 12.
Ma per una volta sarà solo uno ad esultare. Per vederli di nuovo abbracciati appuntamento al Diego Armando Maradona.