Al giro di boa della stagione di MotoGP, con nove gare disputate e dieci ancora da correre, il mercato piloti entra sempre più nel vivo. In attesa di conoscere quale futuro attenderà Valentino Rossi, a far rumore è stato l'addio anticipato di Viñales alla Yamaha, col team giapponese in cerca di un sostituto. Tra i nomi paventati c'era anche quello di Toprak Razgatlioglu, che però nelle scorse ore ha annunciato il rinnovo col team Pata Yamaha in Superbike.
Il rinnovo del turco, che ha firmato fino al 2023 con l'obiettivo di frenare quanto prima l'egemonia di Jonathan Rea, alimenta sempre più gli interrogativi sull'evoluzione del mercato nei prossimi mesi. Con un ghiottissimo posto in Yamaha a disposizione, e un altro in Petronas da blindare, i movimenti potrebbero fare parecchio rumore.
Osservato speciale, a una settimana dall'addio al team di Iwata, è ovviamente Maverick Viñales. Lo spagnolo, che si sta guardando intorno per cercare di capire quale scelta può essere la migliore per il futuro, ha a disposizione un ventaglio di scelte limitato. Ad oggi, guardando le line up per il 2022 delle scuderie, gli unici posti liberi sono tra il team Tech3 di KTM (col debuttante Gardner in attesa di conoscere il nome del nuovo compagno), due nel nuovissimo Aramco VR46 e un posto in Aprilia. Proprio questi ultimi due team avrebbero messo gli occhi sull'ex Yamaha e il duello per convincerlo potrebbe vedere entrare in gioco anche un terzo "incomodo".
Se Rivola e Dall'Igna hanno dichiarato apertamente l'interesse di Aprilia e Ducati per lo spagnolo, Viñales potrebbe essere solleticato da un grande ritorno. Seppur con Mir e Rins attualmente confermati per il 2022, Suzuki starebbe pensando al ritorno dello spagnolo, team col quale il pilota aveva debuttato nella classe regina nel 2015. L'eventuale approdo in Suzuki darebbe il via ad un altro clamoroso movimento, con Mir o Rins che si troverebbero di punto in bianco svincolati e alla ricerca di un posto per la prossima stagione. La volontà di Viñales però, stando quanto dichiarato nell'ultima settimana, sarebbe chiara: matrimonio con Aprilia o anno di stop.
Rumors, voci di mercato e suggestioni che non possono non riguardare anche Andrea Dovizioso che vuole tornare in sella al termine dell'anno sabbatico preso dopo il divorzio con Ducati. In pole, su tutte, c'è Aprilia con la quale il pilota forlivese ha portato a termine fin qui tre test con un quarto in programma ad Aragon a luglio. Per Dovi, che non ha nascosto l'interesse per la moto del team di Noale, si è aperta però anche la porta della Yamaha che è intenzionata ad affidare la M1 a mani sapienti e con esperienza per puntare a vincere il titolo. Con Quartararo in rampa di lancio verso il mondiale 2021, il team di Iwata vuole sognare in grande e dopo il no di Razgatlioglu l'ipotesi di affidarsi a Dovizioso non è poi così remota.
Capitolo a parte, invece, per Valentino Rossi. Il "Dottore" sta pensando, l'idea di chiudere la carriera e gettarsi nella vita da manager potrebbe avere la meglio, ma fino ad ulteriori ufficialità restano anche queste supposizioni. Sempre più lontano da Petronas, che ha annunciato il rinnovo di Franco Morbidelli e liquidato a parole (poi smentite) il nove volte campione del mondo, per Rossi potrebbe paventarsi anche l'ipotesi pilota-manager nel suo team, l'Aramco VR46. Ducati, fresca di accordo con la nuova scuderia, pressa per un 2022 in compagnia del "Dottore", ma la decisione definitiva tarda ancora ad arrivare.