Matteo Berrettini è il primo italiano ad andare in finale a Wimbledon. Un risultato straordinario, conquistato con grande personalità. "Non ho parole, davvero - ha detto l'azzurro dopo la vittoria con Hurkacz -. Mi serviranno un paio d'ore per capire cosa è successo". "Ho giocato una grande partita, sono felicissimo di essere qui con il pubblico e davanti alla mia famiglia", ha proseguito. "Non avrei mai sognato di essere in finale qui, era un sogno troppo grande. E invece ci sono, grazie", ha aggiunto parlando un po' in inglese e un po' in italiano.
"Domenica sarà una grande giornata, spero di poter fare ancora meglio - ha proseguito Berrettini senza dimenticare che la finale di Euro 2020 -. Porterò con me la bandiera dell'Italia, devo crederci".
"Quando si gioca a questi livelli io cerco di essere al meglio dal punto di vista mentale, fisico, tattico, tecnico, pensavo di vincere il terzo set e l'ho perso, mi sono detto: bisogna reagire e la reazione e' arrivata", ha spiegato l'azzurro alla fine della semifinale ricordando poi anche la sua prima partita sul campo centrale di Wimbledon persa contro Federer. "Quella partita - ha detto - mi ha aiutato a tornare qui oggi. Ora ho bisogno di un giorno di riposo. Consiglio a tutti di comprarsi un bel televisore, perché penso che domenica sarà una giornata stupenda. Spero di avere la possibilità di godermela, di fare bene in campo e poi vedere la partita degli azzurri e tifare per loro. Conosco bene le mie armi, so che posso farcela, io non mi fermo qui".