Tra poco più di 24 ore l'Italia di Mancini si giocherà il titolo di campione d'Europa nella finalissima di Euro 2020 a Wembley, contro l'Inghilterra: "È uno dei momenti più importanti della mia carriera - ha ammesso il ct azzurro in conferenza stampa -. Spero di potermi prendere quelle soddisfazioni che mi sono sfuggite da giocatore con la Nazionale. Wembley? Sarà dura sentire i tifosi italiani, speriamo di sentirli alla fine...".
LE PAROLE DI MANCINI
Sulla tensione della vigilia
"Non sono agitato, magari lo sarò un po' di più domani. Certamente è diverso rispetto alla gara con la Turchia. Quella era la gara d'esordio, ma questa è una finale".
Sullo spirito di Braveheart
"Quella prima pagina (quella del quotidiano scozzese The National che lo ritrae nei panni di William Wallace, ndr) è simpatica, ma al di là di questo noi dobbiamo solo giocare la nostra gara, pensando di farlo bene. È solo una partita di calcio, dobbiamo viverla così".
Sugli avversari
"L'Inghilterra è forte, anche dalla panchina ha tante armi, ma lo siamo anche noi. Sterling è un giocatore cresciuto molto e velocissimo, dovremo fare molta attenzione. Però c'è anche Kane, chiunque giocherà a destra. Sono tutti attaccanti di grande velocità e tecnica".
Sul paragone con Bearzot e la finale dell'82 disputata l'11 luglio
"Io e Bearzot forse abbiamo la stessa divisa...(ride, ndr). Spero che la data dell'11 luglio sia altrettanto importante per gli italiani".
Su come affrontare il match
"Dobbiamo stare tranquilli ed essere concentrati sul nostro gioco. È l'ultima partita, se vogliono divertirsi ancora i ragazzi devono farlo domani".
Sul confronto tra Italia e Inghilterra
"C'è grande passione, lì come qui. L'Inghilterra è sempre stata un po' sfortunata nel suo percorso europeo e mondiale, ma credo che sarà una grandissima partita, in uno stadio pieno e questa è una grande notizia".
Sui tifosi italiani a Wembley
"Durante la partita sarà difficile sentirli, speriamo di sentirli alla fine... In campo penseremo ad altre cose, a giocare e a far bene il nostro compito".
Su Immobile
"Tutti hanno bisogno di coccole, non solo gli attaccanti. Io sono felice di tutto il lavoro che ha fatto lui, ma anche Belotti e Raspadori. Se non lo fossi non saremmo arrivati alla finale".
Sugli aggettivi con cui descrivere la Nazionale
"È una Nazionale ancora divertente, ma anche sostanziosa. Ci sono state partite difficili, alcune difficilissime, anche nel girone. Io spero che la squadra possa fare un ultimo sforzo, divertendosi prima di andare in vacanza".
Sullo stile di gioco con cui disputerà la partita
"Noi vogliamo sempre giocare come sappiamo, volevamo farlo anche con la Spagna, ma loro sono stati più bravi a tenere la palla. Non possiamo cambiare adesso, dobbiamo fare quello che ci ha portato fin qui".
Sui due centrocampi a confronto
"Rice e Phillips sono forti fisicamente, ma tutta la squadra lo è. Però il calcio si gioca palla a terra e noi speriamo di poter fare meglio. A volte vince il più piccolo, speriamo di essere noi a farlo, ma dovremo mettercela tutta".
Su cosa rappresenta per lui questa finale
"È uno dei momenti più importanti della mia carriera. Ho giocato in un'Under 21 straordinaria e in una Nazionale A fantastica, ma non siamo riusciti a vincere né l'Europeo U21 (sconfitta in finale contro la Spagna nel 1986, ndr) né il Mondiale del 1990 in casa, nonostante fossimo la squadra migliore. Spero di potermi prendere quelle soddisfazioni che non ho avuto da calciatore, nonostante abbia giocato in squadre fortissime".