TRAILRUNNING

Andrea Macchi e Chiara Vitale conquistano il successo nella gara regina del Gran Trail Courmayeur

Sulle distanze più brevi del prova valdostana vincono Alberto Canessa e Natalia Mastrota nel GTC55, Davide Cheraz e Susan Ostano nel GTC30.

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Sono stati ufficialmente 1003 i trailrunners in gara sulle tre distanze del Gran Trail di Courmayeur, non edizione della prova alle falde del Monte Bianco che – a due mesi di distanza dal mitico Tor Des Géants - rappresenta anche una sorta di banco di prova per gli atleti ma anche per il team organizzatore di VDA Trailers in vista dell’appuntamento-clou di fine estate. Il successo di GTC macchiato solo dall’incidente che si è verificato subito dopo la partenza della prova più lunga, costato la vita al runner bergamasco Zaverio Zamblera. 

Pochi minuti dopo il via di GTC100 la Direzione Gara ha ricevuto via radio una richiesta di intervento per un partecipante. Il personale medico ha raggiunto immediatamente il luogo - a soli ottocento metri dalla linea di partenza - constatando però il decesso del 61enne atleta dei Runners Bergamo originario di Carrobbio degli Angeli. Un episodio che ha gettato un’ombra di tristezza sull'evento.

A vincere il prestigioso GTC100 con il tempo di quattordici ore e 42 minuti è stato il varesino Andrea Macchi. L’atleta del team EOLO-Kratos/Atletica Gavirate su questi sentieri aveva già trionfato nel 2017 e quest’anno è riuscito a sfruttare al meglio i tratti tecnici e impegnativi del percorso di gara, andando ad impreziosire il proprio palmarés con una vittoria di livello assoluto.

Accolto tra due ali di pubblico al Courmayeur Mountain Sport Center, sin dal primo chilometro Macchi ha saputo imporre un ritmo serrato in grado di portarlo a prevalere su avversari esperti e preparati come Simone Corsini (Montura Trail Team) e Alessandro Roncato (Maddalene Sky Team), rispettivamente secondo e terzo classificato. 

Nella prova lunga femminile ad avere la meglio è stata Chiara Vitale (ASD Atletica Reggio)  che, con il tempo di diciotto ore e 21 minuti, si è tra l'altro piazzata diciottesima assoluta. "È stata la mia prima cento chilometri e la mia prima esperienza su delle... montagne vere!" Questo il commento che ci ha affidato la vincitrice: un particolare per nulla secondario e che aggiunge valore all'impresa di Chiara che si è lasciata alle spalle la valdostana Sonia Locatelli (Team Salomon) e l’atleta ceca Eliška Vondráčková, protagoniste di una gara entusiasmante, nel corso della quale si sono a lungo contese la seconda posizione. Ai piedi del podio ha chiuso invece la sua prova Guendalina Sibona - tra l'altro 29esima della classifica generale - specialista delle lunghe distanze ed autrice di "Un giorno ancora - Il mio viaggio dentro il Tor", dedicato proprio alla sua esperienza nella mitica prova di settembre.

A conquistare il podio del Gran Trail Courmayeur sulla distanza dei 55 chilometri è stato Alberto Canessa (Sisport SsD). Sei ore ed un minuto di gara il finish time che gli ha permesso di precedere con un sostanzioso vantaggio Matteo Anselmi (Atlaticsa Isola d'Elba) ed il “local” Erik Bochicchio (Team Nolimits).

Dominio assoluto nella categoria femminile per la giovane e promettente Natalia Mastrota (Vibram), che termina la sua gara in sette ore e 24 minuti (ventesima assoluta) con un largo margine sulle avversarie: la francese Natasha Buckley corona con il secondo posto la sua gara in rimonta sull’italiana Marta Viganò (Mid Runners) che completa il podio della GTC55 in rosa.

Nella prova d’ingresso – sulla distanza dei trenta chilometri - medaglia d’oro per il vadostano Davide Cheraz (Team Salomon/Courmayeur Trailers), vincitore in tre ore e 2 minuti che con un personale di 3 ore e 2 minuti, uno solo in meno del secondo classificato: il francese Antoine Kauffman (Colmar Trail Adventures). Nell'immediato dopogara il vincitore Cheraz ha voluto congratularsi per la prestazione del cuneese Manuel Solavaggione, corridore precedentemente in testa alla gara ma costretto al ritiro a pochi chilometri dal traguardo a causa di una caduta che gli ha impedito di proseguire. Solavaggione è stato aiutato proprio dallo stesso Cheraz, che ha aspettato insieme a lui l’arrivo dei soccorsi ed al termine della gara ha riconosciuto la superiorità fisica del suo avversario, capace di metterlo in crisi sui sentieri di casa. Terzo gradino del podio per Nicolas Statti, che in discesa ha recuperato diverse posizioni dimostrando il suo valore sui tracciati a lui familiari. Nella categoria femminile del GTC30 ha invece dominato Susan Ostano (Climbrunners, ventunesima della generale), prima al traguardo in tre  ore e 41 minuti, con le italiane Maria Cristina Guzzi (Atletica San Marco) e Ombretta Riboldi (Daini Carate) a completare il podio tutto tricolore.

Last but not least (ci mancherebbe!) nella GTC30 ha fatto una per lui insolita "incursione" sulla distanza più breve Oliviero Bosatelli. Due volte vincitore del ben più impegnativo Tor des Géants, il vigile del fuoco di Gandino ha portato a casa un piazzamento appena al di fuori della top ten (undicesimo): niente male per quello che per il campione bergamasco del Team Scott è stato una sorta di "allenamento competitivo" in vista dell'impegno che lo attende da giovedì 15 luglio: la prima edizione della 100 Miglia del Bernina, la prova "lunghissima" - 160 chilometri! - che apre il weekend della VUT (Valmalenco Ultradistance Trail) del prossimo fine settimana in Valtellina. Su un tracciato che lo stesso Bosatelli aveva contribuito a "deliberare" la scorsa estate su invito degli organizzatori, collaudandone lunghi tratti.