Ci siamo, oggi è il giorno della prima uscita con lo scudetto sul petto dell'Inter. L'Inter non più di Antonio Conte ma di Simone Inzaghi, di scena a Lugano per un test che ormai è una consuetudine di pre-campionato. Maglia nuova, non ancora con il main-sponsor sul petto (l'ufficialità dell'accordo con Socios.com dovrebbe arrivare comunque a breve), e assente il primo (e finora unico) colpo di questo mercato un po' particolare: Hakan Calhanoglu, aggregatosi in settimana al gruppo, sarà infatti assente perché testimone di nozze del fratello che si sposa proprio oggi. Così come Stefano Sensi, che per oggi ha fissato la data del suo matrimonio con Giulia Amodio.
Ma al di là della curiosità per la prima uscita dei campioni d'Italia ancora privi di molti nazionali, la tappa svizzera ha una valenza di mercato da non trascurare. A Lugano è infatti di casa Pablo Bentancur, agente di Nahitan Nandez: probabile dunque che oggi prosegua la trattativa per il passaggio in nerazzurro del centrocampista uruguagio del Cagliari, individuato da Marotta e Ausilio come possibile sostituto di Hakimi sulla fascia destra. Trattativa non semplice che oltre al passaggio di Dalbert in rossoblù (operazione sancita ieri, prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni) riguarderà anche Nainggolan e, stando alle richieste dei sardi, Agoumè. Un puzzle da sistemare, tassello dopo tassello: affare non semplice né scontato ma comunque avviato.
Nandez è in ogni caso una possibilità che non esclude a priori le altre piste individuate dalla dirigenza nerazzurra. Hector Bellerin, che ha comunicato all'Arsenal il suo desiderio di trasferirsi a Milano, resta prigioniero del no dei Gunners alla proposta di un prestito con diritto di riscatto anziché obbligo. Zappacosta, in uscita dal Chelsea, è una opzione ancora valida. E nelle ultime ore, per la fascia sinistra, è tornato d'attualità il nome di un ex nerazzurro, il turco Alex Telles: se il Manchester United aprirà all'ipotesi di un prestito, l'Inter è pronta a riportarlo in Italia. Discorso a parte, infine per Keita: l'ex giocatore di Lazio e Inter è pronto a riabbracciare Simone Inzaghi (con lui ha disputato la sua migliore stagione in Serie A), prima però in attacco deve definirsi il futuro di Pinamonti e Salcedo.