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TORINO, BUONGIORNO è PAZZO DI JURIC

Anche il Toro ha le sue favole: quella di Alessandro Buongiorno, ad esempio, è una delle più belle. Dai piccoli ai grandi, una vita con il granata addosso: "E' un motivo di orgoglio poter giocare per la squadra della mia città e farlo da quando ero un bambino, ma questo è un punto di partenza e non di arrivo - racconta il difensore classe 1999 - e so che devo ancora migliorare: mi mancano ancora un po' di malizie, ma ascoltando i consigli di mister Juric e dei compagni posso crescere". A proposito di allenatore, l'impatto con il croato è stato ottimo: "Gli allenamenti sono tosti, ma mi piace il suo modo di lavorare - aggiunge il centrale dal ritiro dei granata in Val Gardena, a Santa Cristina - ed è un allenatore che guarda molto l'impegno e la voglia di applicarsi". A pranzo tutti insieme per una grigliata, sul Toro che sta nascendo in ritiro Buongiorno racconta: "Siamo molto uniti, cerchiamo tra noi difensori di aiutarci e darci consigli per migliorare: quelli con esperienza come Izzo sono punti di riferimento importanti, ma tutti insieme ci diamo una mano e in spogliatoio ci sono ottime persone e grandi giocatori". Non solo il calcio, il 1999 ha deciso di proseguire anche con gli studi: "Dopo il liceo mi ero preso un anno sabbatico, poi ho capito che era importante allenare non solo il fisico ma anche la mente - svela Buongiorno - e così mi sono iscritto all'università online: studio economia, non è semplice conciliare tutti gli impegni ma ce la metto tutta". Intanto, sta provando a prendersi il Toro, ma non si parla di obiettivi: "Non mi piace svelarli, preferisco tenermeli per me e cercare di raggiungerli". Proprio lo stesso modo di pensare di Juric: poche parole, tanti fatti. Di questo passo, Buongiorno è pronto a diventare una colonna del nuovo Toro del croato.