Sono iniziate nel segno delle proteste le Olimpiadi 2020. Durante la cerimonia di apertura in corso allo Stadio Olimpico di Tokyo, sede della rassegna, un gruppo composto da centinaia di persone si è radunato all'esterno dell'impianto, rigorosamente chiuso al pubblico anche in occasione della manifestazione inaugurale, per contestare lo svolgimento dei Giochi. Una presa di posizione, in ogni caso, controllata dalla polizia giapponese.
Sono le proteste a fare da sfondo alla cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un gruppo di persone, infatti, si è radunato all'esterno dello Stadio Olimpico giapponese per contestare la scelta di far partire ugualmente la rassegna nonostante l'elevato numero di casi Covid che, inizialmente, aveva messo in pericolo la disputa dell'edizione numero 32 dei Giochi.
In centinaia si sono riversati nel piazzale nei pressi dell'impianto, intonando cori anche durante la sfilata, all'interno dello stadio, dei Paesi partecipanti. Non sono mancati cartelloni di protesta con eloquenti richieste come "Cancellate l'Olimpiade di Tokyo", "No alle Olimpiadi". Una presa di posizione netta da parte di un folto numero di civili, controllati in ogni caso dalla polizia locale.