DIARIO DA TOKYO

Grazie Fede, che emozione!


                    

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Non capita spesso di assistere a una pagina di storia dal vivo. Ecco perché il ringraziamento è dovuto. Vivere da vicino l’ultimo capitolo della storia olimpica di Federica Pellegrini – senza mancare di rispetto alla sua partecipazione alla staffetta 4x200 stile – è qualcosa che difficilmente potrà essere dimenticato. Fede è sempre un libro aperto, nel bene e nel male, capace di grandi sorrisi, ma pure di sbottare di a fronte a una domanda poco gradita. 

Stavolta però il copione è completamente diverso. La Divina lascia emergere tutte le sue emozioni, si racconta, addirittura si confessa. Le lacrime le rigano il viso perché non riesce a trattenere la commozione nel racconto di questo ultimo atto di una carriera di 17 anni, pieno di gioie, con qualche amarezza e anche dolore. Ora è solo gioia perché le scorie dell’ultimo anno, di una batteria faticosa, sono ormai alle spalle.

Pellegrini 'olimpica': dall'argento ad Atene all'addio di Tokyo

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L’obiettivo – quinta finale consecutiva a cinque cerchi – è raggiunto, anzi è già vissuto. Ora è il momento giusto di chiudere, di ringraziare tutti, soprattutto mamma e papà, ma anche di confessare al mondo il legame che la unisce al suo Matteo Giunta. Il tempo di evitare che il privato potesse intaccare la parte professionale è ormai passato. I due potranno vivere la loro storia alla luce del sole. Federica intanto potrà meditare sul suo futuro. C’è ancora qualche impegno natatorio prima della fine del 2021 – International Swimming League a Napoli – poi si girerà pagine, sapendo di aver dato tutto e ricevuto tanto. Buona vita Federica. E grazie.

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