Se per la scherma la spedizione di Tokyo 2020 è stata un mezzo disastro senza ori, l'Italia i sorrisi li ha potuti prendere dal nuoto nonostante i rischi di un cambio generazionale che portava in dote delle incognite. Se è vero che la medaglia più preziosa non è arrivata nemmeno in piscina, quella azzurra per numero di piazzamenti è stata comunque una spedizione da record: sei medaglie condite da numerosi primati personali. "Siamo stati quasi perfetti, i giovani non si sono fatti intimorire dai grandi" ha commentato il commissario tecnico Cesare Butini.
Due argenti, Paltrinieri negli 800 e la staffetta 4x100 stile libero, e quattro bronzi con Quadarella negli 800sl, Martinenghi nei 100 rana, Burdisso nei 200 rana e la 4x100 mista. Record di podi stabilito a Sydney 2000 eguagliato: "I ragazzi ci hanno regalato forti emozioni aprendo con la medaglia della staffetta veloce e chiudendola con quella mista, un’altra prima volta storica" ha commentato Butini.
È stato anche da record il numero di finalisti (19), di record italiani (8) e di primati personali (13).