L'impresa di Marcell Jacobs nei 100 m ha fatto il giro del mondo e anche il re della specialità Usain Bolt ha espresso la sua opinione sull'oro olimpico di Tokyo 2020. "Ha centrato un risultato straordinario - ha spiegato il recordman dei 100 al Corriere della Sera -. Dare il meglio di sé nella corsa più importante della stagione è certamente un segno di classe". "Non conosco Jacobs e non ricordo di averlo mai incontrato, ma fisicamente è forte e l’aver saputo migliorare il suo personale in batteria, semifinale e finale indica che è un vero combattente, mentalmente solidissimo", ha aggiunto.
"Ho assistito a una gara apertissima, nella quale non sarei stato in grado di scegliere un vero favorito. Uno sprint di qualità: alla fine tutti e tre i medagliati sul podio hanno fatto il loro personale stagionale. - ha proseguito Bolt -. Congratulazioni a Jacobs e all’Italia, che si è presa pure l’oro della staffetta, wow!". Poi qualche considerazione sui margini di miglioramento del velocista azzurro e qualche consiglio. "Non lo conosco abbastanza per poter dire di quanto potrà scendere ancora sui 100 nel futuro - ha spiegato il giamaicano -. Ora deve godersi il momento, festeggia il giusto e continuare a lavorare come sta facendo". "Allenarsi all'estero? No, no, per carità: non si cambia mai una formula vincente", ha proseguito.
Infine una battuta sulla vittoria di uno sprinter europeo nei 100: "A me non è mai importato nulla della provenienza dei miei avversari. La cosa meravigliosa dell’atletica è che chiunque, sul pianeta, se ha talento può correre veloce. Jacobs l’ha fatto, oggi l’erede è lui".