L’UOMO DEI DUE ORI

Marcell Jacobs: “Da Bolt mi aspettavo un messaggio, i sospetti su di me non mi toccano”

L’oro olimpico dei 100 e dei 4x100 è “distrutto” dopo i Giochi: “Con Tortu rapporti invertiti: ora tiro io e qualcosa si è incrinato”

Marcell Jacobs superstar, all'aeroporto di Tokyo, nel giorno del rientro in Italia. Il velocista doppio oro olimpico, nei 100 e nella 4x100, appena arrivato col resto del gruppo degli azzurri è stato accolto allo scalo di Haneda da una folla di fotografi, cameramen e di passeggeri e addetti allo scalo, che dalle terrazze dell'area shop hanno cominciato a riprenderlo, mentre in molti si sono messi in fila per autografi e selfie. Poi Jacobs ha estratto le due medaglie dalla valigia, se l’è messe al collo e si è messo in posa per le foto, tra gli applausi di tutto lo scalo.

E non è finita, perché quando l’uomo più veloce del mondo arriverà in Italia la festa inizierà davvero. L’aperitivo è stata la cerimonia di chiusura dei Giochi, con Marcell portabandiera azzurro che ha sventolato il tricolore nello stadio che gli ha dato la gloria eterna: “Due gare, due ori e questo enorme onore: cosa avrei potuto chiedere di più?”.

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“Sono arrivato qui al massimo della condizione fisica – ha spiegato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport – Il lieve infortunio che a fine maggio mi ha rallentato un po’ è stato utile”. Come la pista di Tokyo: “Ha influito più delle scarpe – ha detto Jacobs - È il frutto dell’evoluzione tecnologica, c’è sempre stata”.

Dall’oro individuale a quello di squadra, che come ammette Jacobs ha un po’ cambiato gli equilibri all’interno del gruppo azzurro: “Con Tortu i ruoli si sono invertiti, ora tiro io e qualcosa si è incrinato. Ma conosco bene Filippo e so che certe cose non vengono da lui”. Dagli altri colleghi solo complimenti (“Blake mi ha detto ‘sei il migliore’), non da Bolt però: "Nell’albo d’oro dei 100, dopo il suo nome, compare il mio. Direttamente, però, non si è fatto sentire”.

All’estero invece in questi giorni sono emersi molti sospetti: “Non mi toccano in alcun modo – ha detto Jacobs - vado avanti per la mia strada. Nicole dice che sono perfido per come mi faccio scivolare tutto via: dev’essere quell’1% di statunitense che c’è in me”.

Jacobs torna in Italia, la festa sta per iniziare e la sua vita cambierà per sempre: “Forse non me ne rendo conto del tutto - ha confessato - Intanto certe cose mi hanno proprio fatto piacere, perché riguardano le mie passioni. Il seguito, per esempio, di cantanti rap come Sfera Ebbasta e Capo Plaza o l’invito del pugile Daniele Scardina a un match di ottobre”.

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