Le lacrime di Messi che dice addio al Barcellona fanno il giro del mondo provocando reazioni contrastanti: da una parte chi apprezza la fragilità del fuoriclasse nel momento in cui si chiude il capitolo di un'intera vita; dall’altra chi gli rinfaccia un falso amore verso la maglia blaugrana. Se amava tanto il Barça, non poteva decurtarsi lo stipendio oltre il taglio del 50% previsto dall’ultimo accordo? La risposta è NO!
Il regolamento della Liga prevede un salary cap, più precisamente un “limite di costo della rosa sportiva” che comprende varie voci (la più rilevante delle quali è ovviamente lo stipendio dei calciatori) e non deve superare il 70% del fatturato di un club.
Ebbene… I blaugrana nel 2019 avevano un tetto di spesa fissato a quota 656 milioni di euro, cifra che l'anno successivo (visto l'aumentare dei debiti) è stata quasi dimezzata. Ora, stante l'ulteriore indebitamento del club catalano, la Liga ha abbassato ancora la soglia di spesa a disposizione del Barcellona, che sembra essere crollata a quota 160 mln.
Lo ha spiegato anche Laporta. "Il monte salari a livello sportivo, con il rinnovo di Messi, avrebbe rappresentato il 110% delle entrate del club, senza rinnovo è invece intorno al 95%” – ha chiarito il presidente del Barcellona. Il 95% è comunque troppo: il club avrebbe sforato il salary cup anche con Messi sotto contratto a zero euro e nessun taglio di spesa su altre voci gli avrebbe permesso di rientrare nei parametri fissati dalla Liga. Ecco perché la spiegazione di Laporta si chiude così: “Purtroppo abbiamo preso l’unica strada possibile”.
BUSQUETS IL NUOVO CAPITANO
Il Barcellona ha annunciato i capitani per la prossima stagione dopo l'addio di Lionel Messi. Ad ereditare la fascia per la prossima stagione sarà Sergio Busquets, i vicecapitani saranno invece Gerard Piqué, Sergi Roberto e Jordi Alba. Busquets potrebbe indossare la fascia già nella prima giornata della Liga, in programma domenica contro la Real Sociedad.